Un viaggio nei meandri dell’oscurità con Fume
Il 19 ottobre segna la data di uscita di un nuovo album firmato Eklero label. Closer Closure è il nuovo Ep di Fume, quattro tracce compreso un remix firmato da Calogero Aquilina (Kalos), co-founder dell’etichetta indipendente romana.
Masterizzato da Gianclaudio Hashem Moniri, l’Ep è un viaggio nei meandri dell’oscurità: suoni profondi e siderali che oscillano tra il trip hop, il dub più elettronico e il dark ambient.
Già dalla prima traccia, Voyager, il suono c’è ed è ammaliante, un’immersione subacquea che ti fa viaggiare e sognare. Frequenze disturbate e manipolazioni sonore che rendono omaggio all’elettronica teutonica riprendendone la raffinatezza e le sinuosità. Una trama sinistra pervasa dalla tensione sintetica si dirama per tutta la sua durata ammorbidita dagli eterei synth ambientali.
La successiva Closer si rileva un paesaggio sospeso e dalle lente tessiture. In questa traccia vengono fuori tutte le potenziali emotive di Fume: un territorio astratto e glaciale ricco di suggestioni, texture dilatate ricche di riverberi e oscillazioni, il risultato di un perfetto gioco d’incastri.
I suoni sinistri e l’atmosfera notturna di Closure ci introducono una traccia più spinta, in cui l’elettronica siderurgica la fa da padrona. Una traccia più vivace rispetto alle due precedenti, con l’incursione di sonorità più dense e spettrali che danno vita ad un’atmosfera torbida, frutto di uno stato d’inquietudine che aleggia in Closure.
Il conclusivo remix di Closer firmato Kalos enfatizza il ritmo della traccia donandole ulteriore dinamicità. Non serve molto al remix a rendere una produzione, già di per sè bella, ulteriormente convincente: Kalos la fa sua senza snaturarla, intendiamoci Fume è il cuoco del “piatto” al quale Aquilina ha semplicemente aggiunto il suo tocco inalterando il sapore del brano.
Closer Closure è un lavoro che conquista al primo ascolto, quattro tracce che scorrono con una naturalezza tale da poter essere apprezzate anche da quanti non masticano abitualmente questo tipo di sonorità.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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