Le composizioni strutturali di Furtherset
Tommaso Pandolfi aka Furtherset torna su OUS con un nuovo Ep, Auras, con il quale il producer umbro «ha cercato di ampliare la propria gamma timbrica e di creare una sorta di struttura sinfonica».
Ambient, elettronica sperimentale e musica classica moderna si fondono dando forma ad una trilogia, il primo dei tre capitoli è in uscita il 18 marzo 2022 per l’etichetta svizzera sopraccitata.
Le tre tracce di Auras affondano le radici nel versante cinematico dell’ambient accompagnandolo con quella sensibilità che da sempre ha contraddistinto le uscite di Furtherset.
L’Ep si apre con i ritmi scintillanti della title track, un brano che affonda le radici nell’elettronica più cupa. Uno scenario sci-fi disegnato dai sintetizzatori e dai glitch con Pandolfi impegnato nel disintegrare e rimodulare il suono componendo la texture abrasiva di una sinfonia ambient drone.
A seguire Coda risulta ancora più sinistra e raggelante della prima traccia. Una coltre di linee aspre e incolore danno vita ad un paesaggio sonoro evocativo frutto dell’espressionismo sonoro di Furtherset. Un flusso complesso per un riuscito tentativo di ibridazione tra elettronica sperimentale e ambient, uno spunto evolutivo per lanciare i semi di un album futuro.
Suoni ambient e orchestrazioni sintetiche introducono la traccia conclusiva Circle. Sei minuti di fluttuanti onde elettroniche increspate fino a sfociare in una tempesta densa e oscura, frequenze modulate e oscillatori si uniscono per innalzare un monolitico tappeto sonoro. Una narrazione incessante fondata su stratificazioni profonde e modulazioni mutevoli.
Auras è un Ep tra futurismo e abbaglianti tonalità, un viaggio emotivo dilatato nel tempo e nello spazio. Furtherset è un artigiano del suono estremamente creativo, i suoni percussivi sono elementi distintivi di questa nuova uscita in cui i ritmi si trasformano in melodie, gli armonici vengono aggiunti in modo quasi impercettibile, creando un’abbondante filigrana sonora.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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