L’elettronica mutante di Furtherset
Dodici anni fa esordiva con Old Quantum Theory Tommaso Pandolfi, all’epoca appena sedicenne era considerato un produttore di belle speranze. Oggi con alle spalle numerose produzioni, Furtherset è un nome caldo del panorama elettronico italiano.
Con The Infinite Hour Furtherset aggiunge un nuovo tassello nella sua discografia. L’album, pubblicato tramite OUS, è stato creato tra il 2020 e il 2022, attraverso un lento processo di scrittura e un continuo perfezionamento parallelo al precedente Ep, Auras.
The Infinite Hour è un’elegia in frantumi sintetizzata in elettronica con la quale il produttore perugino vuole semplicemente esternare la morsa dell’angoscia, ossia quella sensazione di chi piange una scomparsa e teme l’oblio.
The Infinite Hour è un mix di ambient ed elettronica stratificata caratterizzata da mutevoli modulazioni e cluster sintetici come si evince dalla prima traccia, l’avvolgente Circulata Melodia. Ritmi frammentati e atmosfere gelide fanno da sfondo per questa produzione sviluppata attraverso minuziose variazioni.
Sites of Writing presenta un andamento circolare che sembra nascere dall’interazione dei suoni del produttore con l’ambiente circostante. Una cascata di synth e oscillatori generano una polifonia sintetizzata, un intreccio di fili sintetici traccia una melodia inquietante che illumina l’oscurità che la circonda.
La centrale The Streams Of Time On Stone Dreams suona come musica da camera aliena: una composizione decostruita alimentata da intriganti suoni sintetici. La quarta traccia è un episodio cupo, permeato da continui rimandi al mondo futurista e cyberpunk.
The Infinite Hour si conclude con Sensibility Spectrum, una ventata di suoni liquidi che rimbombano nelle destrutturazioni ombrose. Un mosaico di materiale sonoro compone un paesaggio sonoro ricco e accogliente.
The Infinite Hour è composto da soundscape in continua evoluzione, un universo dai suoni inconfondibili ma sempre sul punto di disintegrarsi, di collassare, di aprire spazi, tempi, infiniti. Un album maturo che conferma le capacità compositive di Furtherset.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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