Gabriele Bombardini: la fusione tra suono e racconto
L’alfabeto dei suoni
Dalla provincia di Ravenna arriva un lavoro accorato che porta la firma di Gabriele Bombardini, cantautore e musicista di grande spessore alle prese con il quinto album da solista. In uscita il 31 ottobre 2022 in digitale per la Blooms Recordings, Bombardini pubblica Premilcuore, disco di sedici brani in cui suono e racconto si fondono.
Completamente strumentale, Premilcuore enfatizza le abilità di Bombardini alla chitarra, di cui è anche docente. La sua infanzia è origine e spinta propulsiva dell’album che parte proprio dal luogo originario della madre di Bombardini, Premilcuore un borgo emiliano in provincia di Forlì-Cesena che deve il suo nome secondo la leggenda al latino premit cor/ il dolore che ci opprime per la perdita del benefattore della città.
Una storia che inizia qualche anno fa e che è rivissuta attraverso i ricordi e la memoria, di fondamentale importanza per il musicista ravennate che conferma la sua tendenza ad una lunga e dettagliata scrittura anche in questo lavoro.
Chitarra, pedal steel e non molto altro serve a Bombardini per compiere questo viaggio che sembra proprio percorrere una vita. Non a caso il primo brano prende il nome di Fotografie in Bianco e Nero e attraverso Mustang, Premilcuore, Colori Sbiaditi e Un Abbraccio, si arriva ai Sorrisi, ultimo brano del disco.
La sequenza, l’ordine sembra cronologico come se seguisse il percorso di un uomo, la sua nascita, la sua crescita, le esperienze, le paure e le semplici cose alle quali si lega.
In effetti sembra paradossale puntare sulle parole (i titoli in questo caso) quando si ascolta un disco strumentale. Tuttavia è il caso di sottolineare che con Gabriele Bombardini il suono ha effettivamente la resa di un racconto fatto a parole, come se scrivesse un vero e proprio alfabeto di suoni e questo è sicuramente un grane merito per un musicista.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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