Quanto: i Gazebo Penguins alla prova con il tempo
Mai domati dall’industria discografica e dalle logiche di mercato, i Gazebo Penguins si sono sempre presi il tempo ritenuto necessario per una nuova pubblicazione. Pionieri dell’emocore in Italia assieme ai Do Nascimento e ai Verme, con i quali hanno pubblicato il manifesto del genere Splittone Paura ormai ben dieci anni fa, li abbiamo temporaneamente lasciati al 2017, quando Nebbia apriva delle coordinate in parte inedite: pezzi più lunghi, il passaggio definitivo ad un rock alternativo più “classico”, muri di suono prolungati dal sapore shoegaze.
A distanza di cinque anni, va accolto con innegabile curiosità il nuovo Quanto, in uscita il 16 dicembre 2022 per Garrincha Dischi, proprio perché può aiutare a mettere a fuoco questa seconda parte di carriera del gruppo di Correggio.
Ed a questo proposito vanno subito messe le cose in chiaro: in Quanto c’è più Nebbia di Legna. Non c’è quell’urgenza espressiva che portava alla violenza sonora dei primi dischi, ma il tempo passa per tutti, le persone cambiano ed è un passaggio necessario nella vita quanto nella musica.
C’è però tanto altro ed a questo proposito viene in aiuto già il brano d’apertura, Nubifragio, che presenta una coda strumentale destrutturata, sbilenca, quasi un inedito nella discografia dei Gazebo Penguins.
E se la doppietta Cpr14 / Se non esiste il vuoto mette in mostra chitarre più pulite, è con Erwin che i Nostri mettono a segno uno loro dei pezzi migliori, complice una buona scrittura ed un tuffo nel passato nel Midwest Emo anni ’90. Feyerabend spinge l’acceleratore portando la mente ai momenti più rumorosi di Raudo (2013), mentre la (forse troppo) lunga conclusiva Uscire evoca ricordi passati.
Pur lontani dai furori di gioventù, i Gazebo Penguins propongono un disco più riuscito di Nebbia, grazie ad una scrittura ottima, mai stata così matura, ed una maggior consapevolezza di poter soggiogare il tempo che passa. Solo due o tre pezzi sono destinati ad entrare fra i picchi della loro discografia ed è il motivo per cui Quanto non è il loro miglior album, ma allo stesso tempo chiarisce una volta e per sempre che i Gazebo Penguins fra i pochi in Italia ad avere il coraggio di invecchiare con coerenza.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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