«Ascoltate bene, ma senza comprendere. Osservate bene, ma senza riconoscere»
Isaia, 6
Attiva dal 2015, Ge-Stell è un’entità oscura proveniente da Venezia, legata all’elettronica minimale/post-industriale. Il nostro mira a denunciare la chiusura nell’orizzonte limitato della vita quotidiana che costituisce l’aspetto centrale di una visione postmodernista del mondo.
Pubblicato il 3 novembre 2023 su Xonar in formato digitale e su BeTon in formato fisico, Profeta d’Ira descrive l’inquietudine di un mondo agonizzante, perso nella colpa e nel rimpianto. Il nuovo capitolo di Ge-Stell è un viaggio sonoro tra ritmi ipnotici e mutevoli, modulazioni e atmosfere plumbee alla scoperta dei testi profetici di Isaia.
I quattro brani che costituiscono Profeta d’Ira sono stati composti per l’esecuzione dal vivo all’International Drone Day II (Genova – 27 maggio 2023), registrati presso il Dipartimento Audio di PMOA [Archivio Osservatorio Post-Modernismo] e masterizzati da Moreno Padoan presso Xonar Studio.
L’opener Is 1, 4-9 è aperta da un suono di trombe che annuncia l’arrivo di un vento gelido distorto e carico di eco. La ritmica lenta e incalzante accompagna i campioni vocali che si ripetono come un mantra disperato, mentre sullo sfondo cresce un marasma di suoni elettronici che alimenta l’atmosfera desolante della traccia.
In Is 2, 9-17 i toni aspri e le suggestioni ambientali sono coadiuvate da un mix di pulsazioni e scariche elettroniche che danno forma ad una traccia complessa e stratificata. Un rituale industriale in cui echeggia il possente e profondo timbro dei droni.
Profeta d’Ira si chiude con Is 13, 4-13 un magma mortifero in cui emergono con forza i versi profetici di Isaia, tra apocalittici clangori e momenti di trance industriale il brano prende la forma di un minaccioso e nerissimo rito, capace di annichilire l’ascoltatore.
Profeta d’Ira è un’esperienza sonora a tratti amara e ansiogena che si spinge verso lidi oscuri e terre ignote a suon di suggestioni post-industriali, lenti ritmi marziali e profondi rituali ambient, alla ricerca di una agognata redenzione.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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