Ghost Signs & Veins Full of Static: tra deserti e fantasmi
For The Reverend Jason Molina è l’album collaborativo di Ghost Signs & Veins Full of Static, un omaggio in chiave ambient alla figura artistica del cantautore dell’Ohio scomparso nel marzo del 2013.
Il disco uscito il primo aprile 2022 via Decaying Spheres nasce dalla stima reciproca dei due artisti del Regno Unito, il primo da Belfast propone un mix tra droni, rumore e sperimentalismo mentre il secondo from Cardiff definisce la sua musica come “ambient/drone malinconica per sognatori dagli occhi tristi”.
Il disco è composto da quattro droni basati sul tema dei deserti desolati e dei fantasmi nella sabbia che danno i titoli alle tracce come la prima No End To The Desert, tratto da un verso della canzone Farewell Transmission di Jason Molina.
Con la prima traccia veniamo sommersi da una coltre di basse frequenze e distorsioni che creano un effetto spettrale ed un senso di isolamento, come al cospetto di un miraggio. I toni riverberati danno come risultato una struttura fluttuante mentre all’orizzonte iniziano a comparire le prime melodie trasformando la traccia in un momento meditativo.
The Hidden Merica inizia con un ronzio, una brezza di droni cupi e lenti che ben rispecchiano uno stato d’animo malinconico e inquieto. I due disegnano uno scenario fragile, la colonna sonora di un paesaggio notturno caratterizzato da suoni atmosferici in continuo mutamento. Ne scaturisce un movimento rapido spinto dal vento tra riverberi accecanti.
Con l’ultima delle quattro, We Breathe Rarified, siamo di fronte ad una lunga strumentale che nasce unendo gli elementi della prima con quelli della seconda composizione. Il risultato sono dodici minuti carichi di tensione tra droni atmosferici ed elettronica frastagliata in grado di creare un continuo movimento ed un gioco timbrico dato dalla vasta tavolozza sonora.
For The Reverend Jason Molina non deluderà tutti gli appassionati di sonorità ambient, quattro lande sonore desolate tra momenti sperimentali ed altri più introspettivi.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti