Giacomo Zanus: sentirsi liberi di sperimentare
Al debutto con Kora, Giacomo Zanus è un musicista italiano attivo nel campo della musica jazz contemporanea e della musica sperimentale.
L’album, pubblicato per l’etichetta berlinese Aut Records, vede il chitarrista trevigiano Giacomo Zanus affiancato da Giorgio Pacorig (piano, rhodes, synth), Mattia Magatelli (contrabbasso) e Marco D’Orlando (batteria, glockenspiel), un all-star di musicisti jazz del nord-est Italia.
Nove brani tra jazz, musica contemporanea e folk che si muovono tra sonorità acustiche ed elettriche all’insegna della libertà di espressione e la voglia di rendere omaggio alla musica classica/contemporanea.
L’album si apre con i nove minuti di Every Little Gift Has a Little Secret, un concentrato di morbide melodie in equilibrio tra minimalismo e contemporanea, un paesaggio estatico creato dalla combinazione di chitarra, glockenspiel, contrabbasso e rhodes. Gli elementi del brano non si sovrastano mai ma convivono in armonia dando vita ad una strumentale calda e avvolgente. Dove finisce la prima traccia così Something Lost Something Gained si attacca con le note del piano. Dall’interazione degli strumenti ne scaturisce una romantica narrazione nu-jazz. Partendo dalle delicate note del piano si sviluppa un elegante brano: la chitarra inizia un gioco di seduzione con il piano mentre la batteria e il contrabbasso suonano in funzione del brano senza mai rubare la scena ai due protagonisti.
Con Prayer Zanus colora la sua musica con sprazzi di elettronica, giocando coi toni, lasciando spazio all’improvvisazione iniziale prima che le sei corde segnino la strada da seguire a suon di soavi arpeggi ed un ritmo lento.
E tu che cosa cerchi? è tra le nove tracce quella più sperimentale nella quale i Nostri creano un drone che funge da tappeto sul quale vanno a intervallarsi gli interventi dei quattro musicisti nella più totale libertà compositiva.
Con la conclusive Postludium l’harmonium e il mellotron prendono il posto della chitarra e del piano ricamando una soave melodia, un brano sognante che chiude magicamente un album, Kora, che punta a mostrare le qualità di Zanus e dei musicisti che lo affiancano in questo cammino. Un lavoro ricco di dettagli che si farà apprezzare non solo dagli amanti del jazz.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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