Giulio Stermieri: la Farfisa come una “macchina vivente”
Giulio Stermieri è un pianista e un compositore che spazia dalla tradizione afroamericana all’improvvisazione con un focus sull’esplorazione timbrica del pianoforte e dell’elettronica.
Fondatore del collettivo Impulse Response (con Laura Agnusdei) ed Effetto Brama, Stermieri approda su Maple Death Records con Fort Da, un album ricco di sfumature, ipnotico e non convenzionale.
Rilasciato il 20 ottobre 2023, Fort Da è composto da sei movimenti registrati quasi esclusivamente con una Farfisa e un campionatore, le tracce fondono minimalismo ascetico, trance poliritmica e tensione estatica con sorprendenti deviazioni nella techno primitiva e nel jazz astratto.
Si passa con disinvoltura dall’ambient iniziale di Crepuscular Moths caratterizzato da un approccio minimalista e da una texture eterea ottenuta stratificando i suoni dell’organo Farfisa, alla techno della conclusiva The New Holy, un brano che con le sue ripetizioni ritmiche coinvolge sia mentalmente sia fisicamente l’ascoltatore.
Nella parte centrale di Fort Da, brani come Instruction Of Forgiveness portano all’esasperazione il suono della Farfisa tramutandolo in un mantra cosmico. La terza traccia attinge tanto dalle colonne sonore quanto dalla sperimentazione per elaborare un’estetica del tutto personale. Oscura e minacciosa, la Farfisa ricama una sinfonia sospesa noise e melodia.
Surprise Results Of Old Plans è l’essenza stessa di Fort Da: una composizione imprevedibile basata sulle progressioni dell’organo intervallate da rumori ambientali vengono lacerate da flussi noise mai rassicuranti.
Nella seconda parte una tempesta di onde e tintinnii si affianca a momenti di tensione emotiva dando al brano una costante sensazione di movimento.
Fort Da è la personale interpretazione della musica secondo Giulio Stermieri, una miscela insolita e difficile da definire che mette al centro il suono dell’organo Farfisa che si comporta quasi come una “macchina vivente”. L’album è la prova che l’underground italiano ha ancora molto da offrire, c’è solo da cercare a fondo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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