go-Dratta: una musica che mette radici ovunque
Con due Ep e un album alle spalle, go-Dratta è uno tra i più originali producer di musica elettronica del panorama musicale italiano. La sua musica è un cocktail frizzante di dub, elettronica, glitch, techno, jazz e world music, stessi elementi che mescolati insieme hanno dato forma ad un nuovo Ep.
Oxalis, pubblicato il 19 marzo 2021 per PØGO productions, segna il ritorno dell’artista palermitano a quasi due anni dall’uscita di New Probe, il suo debut album.
Quattro tracce, due originali e due remix firmati da Paolo Paldini e Dj Khalab, vanno a comporre un viaggio oniricoche passa per una riuscita ricerca sonora etnografica.
La title track è una commistione di stili diversi, ritmi da ballo, influenze world music e un sitar che fa da collante tra gli elementi digitali e quelli acustici. Una trama sonora capace di mettere insieme culture e suoni differenti che passano per l’Africa arrivando fino in Oriente.
Con Malura i ritmi africani incontrano il jazz: suoni liquidi e morbidi creano una mescola multietnica sofisticata e carica di energia. Con le prime due tracce go-Dratta ci fa fare il giro del mondo dimostrando la sua versatilità e capacità, come l’oxalis, di adattarsi ad ogni situazione.
Raffaele Costantino non ha bisogno di presentazioni: nelle sue mani Niandra si trasforma in un racconto africano a suon di ritmiche ipnotiche. Un suggestivo flusso sonoro che dà una nuova interpretazione al brano tratto da New Probe. I suoni vengono snelliti e si aprono le porte della club culture.
Paolo Baldini, il guru del dub, mette mano su Puck, il singolo di New Probe. La sua dub version accentua il suono del basso rendendolo protagonista tra i suoni che vengono dilatati senza stravolgere totalmente la versione originale.
La creatura di Gaetano Dragotta continua il suo percorso esplorando i suoni del mondo, proseguendo nella direzione presa con il precedente New Probe. Ciò fa di lui uno dei produttori più originali della musica elettronica italiana.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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