Le poesie meditative di Grand River
Dedicato al fondatore di Editions Mego Peter Rehberg, scomparso improvvisamente lo scorso anno, All Above è il terzo album della compositrice e sound designer italo-olandese Aimée Portioli, alias Grand River.
In All Above le tradizionali tecniche di composizione applicate al pianoforte si fondono con ritmiche complesse, archi ed esperimenti vocali rivelandosi come la naturale evoluzione della strada intrapresa con Blink A Few Times To Clear Your Eyes.
Quello che ne viene fuori è un ibrido analogico/acustico attraverso il quale Grand River si chiede quali siano le forze che ci guidano, ci attraggono e ci influenzano. Un album fortemente radicato nella profonda filosofia dell’artista.
Un’atmosfera calda e inebriante pervade nel brano di apertura. Quasicristallo è guidata dall’inebriante melodia del piano che va lentamente a fondersi con quelle elettroniche. I tintinnii e i cigolii dello strumento principale costituiscono la parte ritmica, mentre nella seconda parte il riverbero si trasforma in scie di vapore spettrali.
Le modulazioni reiterate nella prismatica Human sono ottenute sintetizzando una linea di pianoforte mentre l’uso dei cori delineano le cristalline progressioni melodiche. Un brano grandioso dalla forte risonanza emotiva fatto di psicotici arpeggi ipnagogici.
Con The World At Number XX le sonorità diventano fredde e sintetiche: pad cosmici, chitarre metalliche, i toni evocativi dell’organo e gli arpeggi asfissianti vengono stratificati fino ad ottenere un brano intenso e meditativo che strizza l’occhio alla psichedelia e all’elettronica colta.
The Present As The Future si sviluppa lentamente, al centro c’è una melodia che potrebbe essere stata presa in prestito da un album new age, cambiamenti sottili aprono ad una trama meccanica e riverberata tra le più entusiasmanti di All Above con la batteria e i cori usati per dare profondità alla composizione.
Senza ombra di dubbio All Above è il miglior album mai realizzato da Grand River: ogni elemento incarna un’emozione o uno stato d’animo diverso, insieme entusiasmano e arricchiscono l’elaborata ed evocativa musica di Portioli.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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