Kalte Kostlichkeiten: il racconto di una Germania tra presente e passato
L’esperienza musicale e artistica di Grotto Terrazza, progetto dietro al quale si cela Thomas Schamann, è riassumibile come un insieme di tutte le influenze musicali uscite dalla Germania dagli anni ’70 a oggi. Infatti, il suo debutto Stumpfer Gegenstand (2019) pur presentandosi con un evidente occhio di riguardo per i ritmi e gli spigoli del post-punk, non disdegnava incursioni nell’ambient (nell’accezione più kosmische possibile) e soprattutto nell’industrial, declinata nella sua versione ballabile, quell’EBM figlia della Neue Deutsche Welle che continua ad influenzare generazioni di musicisti tedeschi.
Il nuovo album, Kalte Kostlichkeiten, in uscita il 26 agosto 2022 per Maple Death Records e CUT SURFACE, prosegue sulla scia tracciata dal primo disco, confermando la natura eclettica di Grotto Terrazza ma allo stesso tempo non limitandosi ad eseguire un banale sequel del predecessore. Così, Inspektor Ginko si piazza a metà tra gli Einsturzende Neubauten e i D.A.F., sviluppando un suono che spazia dalla new wave alla dance oscura e rituale di un club tedesco di inizio anni ’80.
Una fascinazione per un clubbing non ordinario evidenziato con ancora più convinzione in Senza Piombo 95 e nelle sue derive motorik, così come nei ritmi sincopati di Der Zaubergeselle, una sfacciata ed evidente dichiarazione d’amore per l’EBM.
Echi di psichedelia kraut rischiarano l’atmosfera space di Tropische Krankheiten, un brano tanto caldo quanto allucinato, raffreddato immediatamente dai ritmi coldwave della successiva Kurze Arme, una marcia oscura accelerata nella seconda parte da una coda strumentale proto-rave.
Il nuovo lavoro di Grotto Terrazza conferma quanto di buono avevamo già ascoltato nel debutto ed anzi mette ancora più a fuoco il progetto del musicista tedesco. L’operazione di citazionismo è evidente, così come la volontà di affacciarsi e rivolgersi ad un mondo ormai passato, ma allo stesso tempo il Nostro non si limita mai ad una semplice copia dei tempi andati e il suo sguardo verso il futuro è più vivo che mai.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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