Con Guzz la cultura cinese incontra l’elettronica
Guzz continua la sua esplorazione nella musica asiatica con 走不出的梦境 Walking in a Boundless Dream.
Il Goodblesscomputers del Sol Levante ha rilasciato il suo nuovo album autoprodotto il 12 settembre 2019. Attivo dal 2008, per chi non lo conoscesse è il co-fondatore del collettivo di musica elettronica Do Hits, Dj e produttore, dalla techno all’acid degli inizi è arrivato oggi a portare avanti un progetto che si concentra sul mixare l’elettronica con la musica asiatica.
L’intro di The Floating Light ci apre le porte a un lavoro più vivido e libero rispetto alla musica precedente di Guzz. Il musicista di Pechino gioca con i campioni e i suoni orientali ottenendo un ibrido tra world music e soul.
Il tipico gong orientale apre le danze di Time River, la kalimba, al centro di una produzione folktronica fortemente influenzata da Four Tet, ne è la vera protagonista. Non mancano momenti chill e altri in cui le parti ritmiche sono messe in risalto.
No mind segue un percorso più minimalista rispetto alle altre tracce: il sound si snoda verso lidi spirituali con basse frequenze in grado di rapire l’ascoltatore mischiando strumenti tipici cinesi con quelli digitali.
La vorticosa kalimba si mischia ai suoni della natura in Sky Tree, voci campionate e una drum machine s’intrecciano fino a sfociare in suoni arabeggianti e tribali, una piccola e piacevole divagazione che ci porta fuori dai confini delineati da Guzz.
L’album non manca di raffinatezza e delicatezza, soprattutto nella parte conclusiva che trova in Amber un gioco delizioso tra kalimba e varie percussioni. Su questo sfondo Guzz aggiunge i vari elementi per completare un quadro ricco di colori e sfumature melodiche.
走不出的梦境 Walking in a Boundless Dream è un album che si muove con disinvoltura, un viaggio omogeneo, fresco e dai suoni morbidi, nonostante il percorso intrapreso da Guzz sia già stato ampiamente esplorato.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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