Halfcastle, il lato oscuro di Demetrio Cecchitelli
Dopo aver pubblicato l’album Dwell, Demetrio Cecchitelli torna a vestire i panni del suo alter ego Halfcastle con il quale pubblica il nuovo Lp Black Tide. In uscita il 21 giugno 2021 per Antistandard Recs, l’album è un viaggio alla scoperta del rumore ambientale e della musica elettroacustica, fondendo tappeti onirici con strutture post-rock.
Il compositore e polistrumentista ha concepito queste sette nuove tracce come la colonna sonora di un film immaginario, cullando l’ascoltatore con una marea di suoni cupi.
Veniamo subito immersi in un’atmosfera oscura e avvolgente dalle prime note dell’Intro, il biglietto da visita di Black Tide, una melodia malsana ricamata dalle chitarre shoegaze, un drone distorto e rarefatto accompagnato da una ritmica semplice ed ossessiva.
Con The Sea entriamo nel vivo del disco all’insegna di un flusso morbido e sintetico dal forte potere evocativo dato dagli elementi intrecciati in modo da avere una trama profonda e coinvolgente.In Grows convivono strumenti acustici ed elettronici dando forma ad un brano basato sulle ripetizioni, dai toni cupi e dalle frequenze sintetiche e frastagliate in bilico tra drone music e dark wave.
Con In Front Of Us riaffiorano i suoni elettroacustici di Dwell, confermando la poliedricità di Cecchitelli e la capacità di far convivere elementi sonori differenti.
In chiusura Live Excerpt è uno spiraglio di speranza in un mare nero e desolante. Il flauto guida un flusso cosmico dalle pennellate new age, per il momento più rilassante di tutto l’album.
Basandosi sul metodo di registrazione del ricampionamento dell’audio, Halfcastle lancia in modalità live tutte le sorgenti sonore precedentemente preregistrate, in modo da ottenere un intrecciostratificatoelaborato in tempo reale. Ne scaturisce un album nel quale il dialogo tra strumenti acustici ed elettronica dà vita ad una musica sinuosa ed affascinante, dal grande potenziale narrativo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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