Cercando conforto: la magia della musica degli Hammock
Nonostante i venti anni di attività e dodici album all’attivo, il duo di Nashville continua a sorprendere, sperimentando con texture sonore che spaziano dallo shoegaze al dream pop, fino all’ambient post-rock. Nel corso degli anni, Marc Byrd e Andrew Thompson hanno sempre esercitato un controllo totale sulla loro evoluzione musicale, dando vita a un sound unico, ricco di colori e sfumature, che li tiene lontani da qualsiasi confronto con altre band.
From the Void, il nuovo album degli Hammock, prende forma a partire da quattro brani realizzati per il precedente lavoro discografico Love in the Void, che non erano ancora del tutto definiti. A questi, Byrd e Thompson hanno aggiunto altri quattro nuovi pezzi, ispirati a Love in the Void. Il risultato è un disco che funge da ponte tra il lavoro precedente e quello che sarà il prossimo LP del duo.
L’album si apre con She Likes the Stormy Weather, caratterizzata da toni trionfali e un tripudio di archi (viola, violino e violoncello) che permettono alla chitarra di esprimersi attraverso melodie ipnotiche e suggestive. Il suo crescendo scalda l’anima e avvolge l’ascoltatore in una calda atmosfera.
Drugs and Religion si distingue per le sue atmosfere orchestrali e un sound d’impatto, caratterizzato da chitarre di ispirazione post-rock che si intrecciano con l’imponente muro sonoro degli archi. Rispetto alle prime due tracce, questa terza presenta tonalità più cupe e una maggiore intensità, accentuata dall’inclusione della batteria.
Night As Bright As Day è uno dei momenti migliori di From the Void. Sostenuta da una potente linea di basso, la composizione si caratterizza per un’atmosfera onirica e sospesa, in cui le armonie degli archi si intrecciano con la voce incantevole di Christine Byrd, dando vita a un suono unico e ipnotico.
Con Southern Snow, gli Hammock si muovono su un terreno a loro familiare, presentando una canzone caratterizzata da una ricchezza tonale avvolgente e da trionfali crescendo di chitarre arpeggiate, che, pur immergendo l’ascoltatore in una tristezza profonda, emanano un’energia vivificante proveniente dall’oscurità.
From the Void affronta il dolore della perdita e ci guida verso un percorso di guarigione. La musica degli Hammock è un invito a riscoprire la bellezza della vita, un passo alla volta, accordo dopo accordo, lasciando che la gioia si faccia strada attraverso le nostre ferite.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.