Hara Alonso: il suono della speranza
Di formazione classica contemporanea, la pianista e compositrice spagnola Hara Alonso ha sviluppato nel corso della sua carriera una propensione per l’utilizzo di linee di pianoforte che colpiscono per la loro semplicità e per la loro ripetizione.
La sua musica invoca la contemplazione e l’atemporalità, praticando l’ascolto e l’immersione cinetica come metodo di composizione.
Il suo nuovo Lp, Notions of Hope, è il riflesso delle problematiche ambientali e sociali che stiamo vivendo. Un album frutto del suo tempo con il quale la pianista vuole sensibilizzare l’ascoltatore e rendere consapevole l’uomo della sua folle e infinita crescita che sta portando alla morte di specie animali, foreste e cambiamenti climatici.
Pubblicato il 29 settembre 2023 tramite Piano and Coffee Records, Notions of Hope esplora un’interpretazione diversa e ricca di sfumature del concetto di speranza, dieci tracce con le quali la nostra invita ad un ascolto meditativo.
Brani come Notion 1 sono avvolti da una malinconia mai melensa, flebili note si fanno largo attraverso un paesaggio livido dal quale subito emergono le differenze rispetto al passato: Alonso si affida esclusivamente al pianoforte facendo leva su costruzioni essenziali e minimaliste dalle quali tira fuori qualcosa di così personale e al tempo stesso immediato.
Notion 3 si trasforma più volte nel corso dei suoi 2 minuti e 36: note di pianoforte a cascata fluttuano leggere, la pianista accarezza e blandisce la melodia proponendo all’ascoltatore una composizione dallo stile più classico e convenzionale.
In Notion 5, Alonso è alle prese con un flusso incrollabile, il pezzo prende la rincorsa trasformando il ritmo lento dei fragili tasti del pianoforte in eleganti e delicate fasce circolari di note.
Notions of Hope è il suono della speranza: attraverso la musica, Hara Alonso esorta gli ascoltatori a considerare la fragilità del nostro mondo e a passare da una modalità di speranza a una di cura, prendersi cura dell’ambiente circostante, delle proprie azioni, del proprio mondo – in tutta la sua gloria finita.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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