Hatis Noit: le possibilità della voce umana
Illogical Dance, pubblicato da Erased Tapes Records il 23 marzo 2019 è il nuovo lavoro del fiore di loto Hatis Noit. La cantante giapponese costruisce la sua musica sulla ricerca delle sfaccettature che può avere la voce umana, tre brani più un remix a cura dei Matmos, per un lavoro che combina musica classica giapponese, canto gregoriano, opera lirica e convenzioni pop.
Il risultato è enigmatico e pretenzioso, il tutto costruito interamente sulla performance vocale senza parole, con una natura delle tracce fortemente spirituale.
Nei dieci minuti di Angelus Novus la voce cambia così tante forme che si resta esterrefatti: nella parte iniziale la voce è fragile, a metà strada tra il misticismo e un canto tribale. La voce si fa potente quando Hatis si cimenta col canto lirico, sostanzialmente una produzione che fa dell’imprevedibilità l’elemento sorpresa. Si alternano così momenti viscerali ad altri più lenti e sussurrati, giocando così sul ritmo.
Anagram c.i.y. è il sorprendente risultato di loop vocali manipolati e sovrapposti per riprodurre una parte ritmica tanto da sembrare essere realizzata con sequencer e synth. Con questa traccia si riassume la capacità della Noit di plasmare il suono, comporlo e incastrarlo come pezzi perfetti e interscambiabili di un puzzle.
Voci maestose per Illogical Lullaby, come se nella terza traccia si fondessero insieme le due precedenti, dalla loro unione prende forma un groviglio di voci, alcune robuste, altre fini, insieme formano una ragnatela ingarbugliata ma con una logica ben precisa.
È proprio di questa ultima che i Matmos ne hanno realizzato un remix. Con l’uso dei field recording della pioggia battente il duo di San Francisco cerca di realizzarne la ritmica, suoni urbani che portano la traccia fuori dal contesto percorso dall’artista giapponese come se questa ultima fosse una produzione a se stante e non legata con le altre tre.
Illogical Dance è un Ep affascinante in cui Hatis Noit è riuscita a disegnare un linguaggio unico e personale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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