La Danse des Humeurs: poesia e musica elettronica come testimonianza del disturbo bipolare
Dall’incontro tra Henri Sizaret (AkA) e il direttore creativo Michel Le Roux nasce La Danse des Humeurs, un album concepito con lo scopo d’immergere il pubblico nelle diverse fasi della vita bipolare, dall’ipomania alla fase maniacale alla depressione.
All’età di 18 anni Michel ha scoperto di soffrire del disturbo bipolare, una patologia caratterizzata da periodi in cui sono presenti alterazioni dell’umore, delle emozioni e dei comportamenti. Con l’aiuto di Sizaret ha realizzato una lucida testimonianza del bipolarismo, unendo poesia e musica elettronica. L’atto creativo si tramuta in un modo per evadere dal suo malessere interiore e farlo fuoriuscire trasformandolo in arte, come la stessa Virginia Woolf era solita fare con la realizzazione dei suoi romanzi.
L’album si apre con Apesanteur – Préambule: un tappeto dronico funge da cornice per il parlato di Le Roux, con le pulsazioni elettroniche utilizzate come contrappunti nei momenti in cui il duo vuole sottolineare l’importanza delle parole. A distendere i toni della traccia Sizaret ci pensa il canto degli uccelli combinato con le melodie dei synth.
West Side Story – Manie analizza la fase caratterizzata dalla sensazione di onnipotenza e da un eccessivo ottimismo. Musicalmente parlando la terza traccia è un mix di elettronica e techno, una produzione dritta ma allo stesso tempo che verte grazie all’uso di determinate linee di sintetizzatori sulla componente neurale della musica. Un’interessante commistione di elementi differenti che Sizaret riesce ad amalgamare con gusto e criterio.
A seguire Ligne Blanche – Psychose riprende la struttura della prima traccia con la differenza sostanziale nell’uso di synth vibranti e cupi, ipnotici oscillatori che vanno a legarsi ai field recordings creando una composizione dalla facile presa mentale.
La fase della depressione è analizzata in Insecte Abject – Dépression, picchi euforici si alternano a momenti in cui le corde pizzicate e il suono metallico e vibrante dei sintetizzatori diventa il protagonista. Un brano in crescendo in cui gli strumenti acustici si fondono con quelli digitali creando una texture asfissiante.
La Danse des Humeurs vuole rompere i preconcetti e incoraggiare il dialogo tra bipolari, amici e familiari, donando una parola di speranza, di ascolto e di amore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
Commenti recenti