Nordhem: incursione fra i ricordi i Henrik Lindstrand
Si sta per chiudere un periodo molto importante della carriera musicale di Henrik Lindstrand, pianista e compositore svedese, giunto alla fine della sua trilogia per pianoforte, iniziata nel 2017 con Leken, proseguita nel 2019 con Nattresan e conclusa con Nordhem, in uscita il 23 ottobre 2020 per One Little Independent Records.
Tre album a metà fra musica classica e ambient che fanno da testimonianza non solo dell’ottima capacità tecnica e compositiva di Lindstrand, ma che raccontano anche la sua storia personale, utilizzando il piano per comunicare sentimenti ed emozioni.
Non è quindi casuale la scelta del titolo, Nordhem, che in svedese vuol dire “casa a nord”, un evidente richiamo alle sue origini scandinave, un ritorno a casa per un’avventura che si conclude.
L’eleganza cristallina dell’apripista Dungen è in un certo senso rappresentazione della carica emotiva che sta alla base di un album tutt’altro che monotono, ma in grado di cambiare di brano in brano, com’è evidente sin dalle trame decisamente più allegre ed ariose della successiva Jum – Jum.
Ed è proprio la forza comunicativa ad essere il pregio principale dell’intero lavoro: nonostante la perenne componente nostalgica, ogni momento sembra voler trasmettere qualcosa di diverso, riuscendoci spesso.
Che sia nel calore delle note di Bla Berget o nel tecnicismo sperimentale di Hallonlandet, l’impressione è che ogni tassello sia al suo posto. E ancora: impossibile resistere alla malinconia di Stora Huset, così come alla spensieratezza adolescenziale di Loranga.
Al netto di qualche momento di stanchezza che si avverte con il passare dei minuti, Nordhem è sicuramente un lavoro riuscito, tassello perfetto per completare una trilogia raffinata e coerente, in grado di mettere in risalto l’estro di Henrik Lindstrand.
Al compositore svedese va il merito di aver dato vita ad un album capace di raccontare tanto di sé stesso senza l’utilizzo delle parole, ma solo con il flusso trascinante delle note del pianoforte.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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