Hey!Tonal: invecchiare bene
Sono passati dodici anni dall’uscita del debut album degli Hey!Tonal, il progetto guidato dai chitarristi, polistrumentisti e sound designer Mitch Cheney (Rumah Sakit, Sweep the Leg Johnny) e Alan Mills (Chiisai-oto) pubblica la versione rimasterizzata e in vinile dell’omonimo album.
A distanza di anni Hey!Tonal suona ancora fresco e potente: riff granitici, complessi intrecci ritmici e melodici catalogati come se fossero elementi visivi così da accentuare il carattere nevrotico delle otto tracce del disco.
Il supergruppo composto da membri di Maps & Atlases, Storm & Stress, Joan of Arc, Dead Rider, RumahSakit, Sleeping People e Chevreuil parte subito col botto: If Flash Gordon Was A Sk8r è un inizio scoppiettante, un muro di suono tra distorsioni, corde pizzicate, eleganti fiati e dissonanze accompagnate da una solida sezione ritmica.
Con un approccio spontaneo alla sperimentazione, Kcraze è una delle tracce più rappresentative del disco: un iniziale arabesco melodico si muove verso un crescendo chitarristico denso e nervoso destinato a sfociare in un continuo saliscendi noise.
Repentini cambi di ritmo scaturiti da stop’n’go precisi per Tao Of Chin Drapery, un brano in odore d’improvvisazione tanto spigoloso quanto arioso con la parte ritmica in grado di reggere da sola il tappeto per lasciare spazio alle chitarre viscerali di essere libere di colorare l’architettura sonora del brano.
Smarmy Faulkner è un’esplosione sonica tra distorsioni e suoni impazziti che rivelano l’animo rabbioso del supergruppo. La straordinaria capacità di tessitura del batterista permette agli altri musicisti di osare, mantenendosi sempre in bilico tra un sound fisico e cerebrale.
La conclusive The Best Way To Say Goodbye Is With A Silent Ride Off Into The Sunset… Or On A Boat Or Something è un mix di suoni tribali e violenti di batteriacon intricati intrecci chitarristici che rendono gli otto minuti del brano tutt’altro che noiosi.
Gli Hey!Tonal sono riusciti a scrivere un album ancora oggi attuale che, come il vino, più invecchia e più è buono.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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