Gli iBerlino esplorano con cura sfumature oscure
Gli iBerlino sono un quartetto bolognese attivo da più di dieci anni che gioca con un mix musicale di pop, elettronica, rock e cantautorato italiano e ora hanno pubblicato un nuovo album: Urban Graffiti, uscito il 14 giugno per La Biondarecords.
Si distingue per le sonorità notarne e suadenti con un spolverata di new wave e, come sempre, per una mescolanza di generi creata con consapevolezza e ottimi gradi di ispirazione. Elettrodance vecchio stile (dai Kraftwerk a Gary Numan agli Ultravox, con un’ottica più moderna ispirata ai Subsonica) con riverberi anni ’80 e la scena musicale bolognese alle spalle, si cimentano ora in cinque tracce dal sapore retrò-wave disco pop, cercando di osservare la città con uno spirito soul e attraversarla in mezzo ad un mare di sintetizzatori in un ambiente che si cala nella kraut melodica.
La produzione molto curata ci permette di calarci nell’urbanità con la band stessa; la sensazione è quella di essere stati remixati in una passeggiata urbana con i suoi abitanti. Registrato al Groove Sound Design di Bologna, questo album segna un ulteriore passa avanti nell’evoluzione del sound del quartetto che ci propone sonorità dance anche grazie alla collaborazione con il produttore Lorenzo Lambertini.
Gli iBerlino, da tempo divisi tra consolle e pulsazioni eletro-rock dalle tempistiche secche, ci regalano un disco molto diretto, cantato i italiano, con delle sperimentazioni mai fatte prima d’ora. Il primo brano è l’omonima Urban, utilizzata anche come singolo. Una lunga escursione elettronica con le memorie degli Eighties che esplorano con cura delle sfumature più oscure.
La preda è un brano spezzato in due parti, più profondo, quasi post rock drammatico. Sui toni calmi e caratteri arabescati troviamo invece Quel silenzio fatto di impressioni, dove la forza e il suono si fanno più maturi e autoriali. Il tutto si chiude nell’abbraccio non necessariamente confortante dell’oscurità di Urban Reprise.
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