Waiting Ep: tre il numero perfetto!
Tre tracce, tre artisti, pubblicato il tre dicembre 2018, il tre è una costante che si ripete magicamente in Waiting Ep. Imo e Plato in compagnia della stupefacente voce di Randolph Matthews escono con un nuovo Ep per l’etichetta Sideshape Recordings.
Uno stile diverso dal solito, ricco di messaggi universali, diretti e positivi per i due produttori torinesi che proseguono la collaborazione con Matthews, nominato Best Live Jazz Performance nel 2018.
Le tre produzioni hanno una forte componente sognante e armoniosa, con una cura particolare per i dettagli, soprattutto nell’estetica e nella forma delle tracce.
Una voce calda quella di Randolph che contrasta le linee melodiche e gli oscillatori glaciali di Waiting. L’elettronica fredda di stampo berlinese con una forte attenzione rivolta alla parte ritmica è la protagonista dell’Ep, trame eleganti e raffinate sono il marchio di fabbrica di Imo e Plato.
La parte strumentale e la voce di Matthews convivono in armonia senza primeggiare una sull’altra, sono entrambe protagoniste di una trama tessuta con maestria.
In Let It All Come Down la voce del cantante inglese è intensa, riesce ad accapponare la pelle, ruvida nei punti giusti della traccia.
Ma il vero capolavoro è la conclusiva Space Butterfly. Musica e voce toccano le corde più nascoste dell’animo umano, con quel piano che si ripete all’infinito accompagnati da suoni ambient, da ascoltare ad occhi chiusi.
Ancora una volta Imo & Plato danno prova del loro talento, una gran capacità quella di racchiudere i sentimenti in musica e farlo attraverso una delle più belle voci contemporanee, quella di Randolph Matthews.
Dalle produzioni all’artwork, tutto è studiato nei minimi dettagli. A Pietro Tenuta aka Maniaco d’amore il compito di disegnare la copertina dell’Ep, già collaboratore per diversi artwork delle produzioni di Sideshape Recordins, le sue illustrazioni ci trascinano in un mondo immaginario dove l’amore è rappresentato in tutte le sue forme.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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