IMURI: un mix tra rock e pop
Out il 21 di dicembre dell’anno appena trascorso per Garrincha Dischi e Manita Dischi, il nuovo album degli IMURI (undici canzoni per circa quaranta minuti complessivi di ascolto musicale) propone una mistura gradevole di rock e pop con testi cantati interamente in italiano.
Lorenzo Castagna (guitar-vox-synth-mandolin), Antonio Atella (bass-vox), Valerio Pompei (drums-electronics), Marco Fontana (guitar-synth-vox) sono i componenti del gruppo di stanza a Teramo, arrivato al suo secondo album.
Chat Hotel (è questo il titolo del lavoro) si caratterizza per una buona generale pulizia del suono, per arrangiamenti che prediligono effetti acustici pronunciatamente chitarristici e per un marcato arioso utilizzo delle tastiere e dell’elettronica. La supervisione artistica appare peraltro assai accurata e gli impasti sonori si presentano equilibrati.
Un rock che si ascolta molto facilmente e che accoglie in sé anche, qua e la, suggestioni dance che contribuiscono a rendere ancora più fruibile il disco. I testi delle varie songs affondano nel quotidiano senza disdegnare di affrontare argomenti di maggiore spessore.
Vieni a Fallire Con Me, Brenda, Ti Sei Vestita di Nero, Di Carta, sono solo alcuni dei titoli che certamente incontreranno il gradimento di quella frangia di ascoltatori di musica che predilige il rock di più facile ascolto che tende all’intrattenimento e al disimpegno.
Conferma di ciò, peraltro, arriva direttamente dalla band: Lorenzo, frontman degli IMURI, racconta di come lavorare ad una canzone sia per lui come avvicinarsi alla tavolozza di un pittore attraverso la quale si arriva a dar vita alla forma e al contenuto di un brano e di come gli Imuri abbiano scelto una forma canzone semplice che sia però in grado di arrivare con il contenuto al più vasto numero di persone possibile.
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