New Ruins: lo sguardo al futuro di Indian Wells
Nome di spicco del downtempo dello scorso decennio, Indian Wells è riuscito a crearsi una fetta di pubblico importante e meritata, grazie ad un sound senza compromessi ed allo stesso tempo in perenne movimento. Lo testimonia soprattutto il suo ultimo album, Where the World Ends (2017), fortemente influenzato dalla progressive house, a differenza dei due lavori precedenti.
In questi tre anni, il producer italiano non è rimasto fermo e all’Ep Phase Transition (2018) ne segue un altro in uscita il 22 ottobre 2020 per Mesh, dal titolo New Ruins.
Pensato, composto e registrato nella sua casa in Calabria, il lavoro è stato concepito fra synth digitali e modulari in un ambiente perfettamente armonico e tranquillo, in grado di fondersi con la proposta musicale del Nostro.
In apertura, Black Trees è un’indagine dal sapore progressive sulla società, legata in chiave esistenziale ad un mondo ormai sempre più destinato alla rovina e alla distruzione ambientale, con la natura in totale balia dell’uomo.
La title-track prosegue il viaggio intrapreso con sonorità industrial dalle tinte fredde e nebulose, mentre l’atmosfera continua a farsi più soffusa con l’ambient di Night Arp Blues, una composizione cosmica al chiaro di luna.
Il finale, invece, si veste da clubbing: prima le trame dance/house di Onlife spingono inevitabilmente l’ascoltatore a muoversi, poi l’acidità frenetica di Now Eternal si lascia trasportare da movimenti alienanti e robotici.
Complessivamente, New Ruins è un buon lavoro di transizione verso quello che sarà il nuovo album, ma non mancano degli spunti importanti per capire quale sarà la direzione intrapresa.
Infatti, il sound di Indian Wells è cambiato molto nel corso degli anni e questo Ep non fa altro che confermarlo: ogni brano presenta degli elementi che fanno da base per un percorso futuro, come dei progetti sperimentali ed ancora in fase embrionale, ma che da lì a poco riusciranno a spiccare il volo.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
[gs-fb-comments]
Commenti recenti