No One Really Listens to Oscillators: Indian Wellsa cuore aperto
Il percorso musicale di Indian Wells, alter ego di Pietro Iannuzzi, è ormai ben definito nonostante le continue sorprese che i suoi album continuano a riservare. Formatosi nel mondo del downtempo come testimoniano Night Drops (2012) e Pause (2015), il più recente Where the World Ends (2017) presentava una coraggiosa incursione nel mondo della progressive house.
In seguito, l’Ep New Ruins (2020) mostrava quanto il sound di Indian Wells si stesse evolvendo verso qualcosa di inedito, come se si stesse preparando il terreno per un disco musicalmente e tematicamente nuovo.
Un progetto che trova la realizzazione di questi segnali con No One Really Listens to Oscillators, in uscita il 15 luglio 2022 per Mesh. Un album che, prima ancora di essere analizzato per come suona, va sviscerato per quello che rappresenta: in primis un ritorno al passato, ma anche il rapporto con un presente sempre più ostico.
Il musicista si è immerso nei suoi ricordi arrivando a riascoltare i primi amori con la musica elettronica (Aphex Twin e Boards of Canada per citarne un paio), per poi fare i conti con il presente. Una realtà che racconta l’incompiutezza architettonica, specchio di un’umanità irrisolta e allo sbaraglio. Un articolo con in primo piano una scala mobile dispersa in mezzo al nulla nella terra di Indian Wells, la Calabria, è la spinta per raccontare in musica tutto ciò che lo circonda.
Così, se il flusso inarrestabile di Four Walls esplode in un irresistibile fusione fra organicità IDM e ritmi da rave, alla constatazione della pulsante title-track (“a chi interessano le frequenze dell’oscillatore?”) spetta il compito di indagare lo smarrimento della sensibilità umana.
E ancora: le sonorità space di Habitat illuminano l’atmosfera con allucinazioni cosmiche, mentre le trame minimal di Calabrian Woods sfociano nell’ambient. Chiude Before Life, che inizia con una registrazione del battito cardiaco fetale della figlia, nata nel 2020: un messaggio di speranza per ricordare che anche in un mondo incompiuto può nascere la vita.
No One Really Listens to Oscillators mette a nudo Pietro Iannuzzi ancor prima che Indian Wells. Ad emergere è innanzitutto l’uomo, con le sue idee, le sue visioni e le sue esperienze di vita. Una scelta coraggiosa che ripaga e non mette in secondo piano il musicista, ispirato e coraggioso come sempre.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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