Arriva la Primavera con gli Inude
Solo col tempo s’impara a perdonare, a chiedere scusa, si curano le ferite, lo sanno bene gli Inude che hanno deciso di rinascere a e con Primavera, il nuovo Ep pubblicato il primo aprile da Factory Flaws.
Sound dal respiro internazionale per i tre pugliesi che si vestono di romanticismo con questo nuovo lavoro nato per raccontare lussuria, tradimento, finzione e pentimento. La formazione pugliese mescola gli ingredienti per ottenere una nuova formula a base di pop, elettronica e soul, sette brani intensi e avvolgenti con i quali i tre si spingono verso territori finora inesplorati.
L’Ep si apre con Novelist Swan: la batteria alla Radiohead impreziosita dai morbidi synth crea un climax quasi cinematografico risaltando il lirismo del brano, con la voce delicata e accattivante che spicca nella trama intrisa di chitarre rock.
Canzoni curate che suonano squisitamente pop come la toccante We Share, una potenza armonica espressa attraverso la connessione tra soul ed elettronica in grado di rinnovare un linguaggio universale come quello pop. Le sonorità e le atmosfere oniriche ben si sposano con la voce di Flavio Paglialunga, mentre l’uso di sintetizzatori e batteria caratterizza il sound della band, i fiati aggiungono eleganza e freschezza alla produzione.
These Was No Way Out è il brano che tiene a contatto Giacomo, Flavio e Francesco con il passato ma che allo stesso tempo apre la strada verso nuove direzioni. Un elettro-pop estremamente delicata contaminata da art-pop e r’n’b per un mix equilibrato e convincente. Ok, It’s Monday gioca di contrasti, da una parte la voce suadente dall’altra una batteria dritta e un moog corposo innalzano un muro di suono che diventa la via di fuga di anni difficili passati a scontrarsi con se stessi.
Gli Inude riescono a creare un variopinto caleidoscopio di suggestioni, come un mazzo di fiori raccolto a Primavera dai profumi inebrianti. Un disco di rara bellezza, sospeso tra sonorità elettroniche contaminate dal caldo soul e da un pop sperimentale e innovativo che fa degli Inude una formazione dalla personalità forte e ben definita.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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