IOKOI: il contatto fisico passa attraverso la musica
Cosa ci aiuta quando manca il contatto fisico? Le limitazioni attuali adottate per contrastare la pandemia del Covid-19 hanno portato molte persone sole a soffrire per la mancanza del contatto fisico, uno dei bisogni fondamentali per l’essere umano.
La sound artist, vocalist e compositrice Mara Miccichè aka IOKOI ha pensato di tradurre in musica la connessione fisica di un abbraccio, di un respiro. È nato così il suo lavoro più intimo: Tales of Another Felt Sense of Self, in uscita il 26 marzo 2021 via Ous, cinque tracce nelle quali ricerca l’essenza stessa di chi siamo mentre affrontiamo la crescente disincarnazione nell’era digitale.
Un lavoro multidisciplinare col quale esplora il modo in cui ascoltiamo, vediamo, percepiamo, comprendiamo e sentiamo, frutto della ricerca e della connessionecon il videomaker Michele Foti, la film maker e artista olfattiva Klara Ravat e la visualartist Sarah Parsons. Il mix di avant-pop ed elettronica accompagna i video sulla natura e il corpo umano, legati al profumo di Ravat che innesca sensazioni diverse, il tutto condensato nel booklet realizzato dalla Parsons.
La musica riflette l’Io e la percezione dell’altra IOKOI, ossia il lato più morbido col pop e l’essenza sperimentale che si manifesta con l’elettronica. La prima traccia Stainless-Still, il titolo è un gioco tra la parola acciaio e ancora, è il connubio tra la voce narrante che da dentro smuove la parte più cruda e inquieta di IOKOI e la strumentale pulsante e ruvida che funge da pellicola protettiva.
La tensione accumulata nelle prime due tracce scompare con Bloody Life, un morbido tappeto sonoro realizzato unendo fieldrecording con scintillanti e sospese note di piano sulle quali si poggia la voce di IOKOI, una riflessione intima e liberatoria.
Nella conclusiva SOS la voce rompe il silenzio e fa da tramite tra «sé» e l’«altro» al fine di connettersi e diventare un tutt’uno, un mantra elettronico nel quale la voce diventa uno strumento e i suoni diventano la voce dell’artista.
Tales of Another Felt Sense of Self è un’opera a 360 gradi, complessa ed articolata, che mira ad eccitare i sensi, al fine di percepire, sentire e agire.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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