Irina Nëstor, una formazione tutta da scoprire
Irina Nëstor potrebbe essere un nome qualsiasi di un personaggio di un libro di Lev Tolstoj e invece è una band romana, nata nel 2017. Dario Britti (chitarra), Giangiacomo Ponzo (batteria, pad), Antonio D’Antuono (chitarra), Flavio Crinelli (synth, laptop, programmazioni) e Donato Rossini (basso) suonano una musica ibrida tra post-rock e elettronica a cavallo tra God Is an Astronaut, 65daysofstatic e Sleep Party People. La loro proposta è interessante e audace, si riversa nell’album di debutto One Day You’ll Miss Today, pubblicato il 17 marzo 2019.
Si apre a suon di elettronica e synth con Goodnight Mr Lenin che dà il via all’album: bordate di chitarre alla Mogwai ci trascinano in un vortice stilistico tra post-rock e IDM.
Meno accentuata l’elettronica in Milgram, protagonisti gli arpeggi di chitarra che incantano ricamando suggestive melodie. Grande lavoro dietro alle pelli per l’uso di soluzioni acustiche e beat più accattivanti, la batteria dà una marcia in più.Quando la traccia accelera torna prepotente l’influenza dei 65daysofstatic.
Alle prime note di Hawaii gli Irina Nëstor ci sorprendono con la cassa dritta, poi entrano i synth che ricordano alla lontana i nostrani Port-Royal, tiipiche chitarre post-rock condiscono il tutto. Risultato? Una delle migliori tracce di OneDayYou’ll Miss Today.
Nei sei minuti e venticinque di Radio Guerrilla sono riversate tutte le influenze della band, atmosfera plumbea e dilatata che trova conforto nelle chitarre, rifugio perfetto per chi ascolta. Si erige un muro di suono invalicabile, la parte ritmica lavora all’unisono con le chitarre fino ad ammorbidirsi e dissolversi nel nulla.
Come si suoldire “l’erba del vicino è sempre più verde”, guardiamo sempre oltreoceano, in Europa, eppure abbiamo formazioni nostrane che sanno suonare e non sono meno brave di tanti nomi che hanno fatto del post-rock un’attitudine, uno stile. Questi gruppi basta cercarli e tra questi sicuramente c’è da inserire gli Irina Nëstor.
Leggi l’intervista agli Irina Nëstor QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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