What Do We Do Now: J Mascissi racconta ancora
Approcciare una nuova uscita di J Mascis o dei Dinosaur Jr. vuol dire fare i conti con un passato talmente maestoso da far sembrare a tratti superfluo il presente. Si tratta di un problema comune a tante glorie dell’indie rock di fine anni ‘80/inizio ’90 e che riduce spesso il nuovo album a un “bello, ma già sentito”, un po’ com’è stato anche per Elastic Days nel 2018, ultima pubblicazione di J Mascis prima del nuovo What Do We Do Now, in uscita il 2 febbraio 2024 per Sub Pop. Focalizzandosi sull’approccio più “cantautoriale” che segue da sempre nei suoi dischi solisti, anche i nuovi dieci brani non tradiscono le aspettative di un sound ormai codificato e riconoscibile. In questo senso, l’opening Can’t Believe We’re Here è un esempio paradigmatico della sua produzione: un pezzo trascinante che gioca fra ballad e anthem, fra i suoi Dinosaur e la tradizione Americana, ma che allo stesso tempo non disdegna di premere l’acceleratore e dar sfogo a un paio di assoli di chitarra a metà e fine brano.
Se la title-track prosegue sulla scia del brano d’apertura, qualche sorpresa non tarda ad arrivare prima con la definitiva incursione nell’Americana di You Don’t Understand Me e poi I Can’t Find You, che nella sua classicità risulta comunque uno dei momenti più toccanti del disco. Nella seconda parte non manca qualche highlights degno di nota, su tutti End Is Gettin Shaky in chiusura, che mette in luce la dimensione acustica sempre cercata dal Mascis solista.
What Do We Do Now ci fa ritornare a quanto scritto prima e a quella categoria del “bello ma già sentito” che non assume sempre una connotazione negativa e quest’album ne è un esempio. Sarebbe assurdo, infatti, aspettarsi qualcosa di completamente nuovo da J Mascis, che, vicino ormai ai sessant’anni, mostra una grande lucidità nel raccontarsi, scavando nel suo passato senza mai scendere a compromessi.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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