Jack in Water, anche il Pop può essere sofisticato
A meno di un anno dal debutto con Absence, Jack in Water ha pubblicato il nuovo Ep per Nettwerk/Bertus: Presence in uscita il 14 giugno 2019 e prodotto da Ben Christophers (Bat For Lashes).
Esserci, sempre, e restare onesti con se stessi e con gli altri, è questo il focus del nuovo lavoro di William Clapson, vero nome di Jack in Water.
Le atmosfere malinconiche dei Radiohead e dei The Blue Nile incontrano il soul e l’R&B nelle quattro nuove canzoni del ragazzo dell’Essex in cui si cela una connessione fatta di dolore, gioia, consapevolezza di essere vivi, di essere umani.
L’intensità e la potenza presente in Absence non svaniscono con Presence che è stato anticipato dal singolo Until We Meet the Dust.
“These gentle punches I keep throwing bounce straight off” canta Jack in Water nella traccia di apertura Gentle Punches, una avvolgente melodia accompagna la voce calda e robusta del cantante, una struttura essenziale che si riempie grazie ad un coro di voci bianche, una canzone a metà strada tra Tom Walker e Rag’n’Bone Man.
Segue Noise con la sua atmosfera rilassata. La canzone è costruita intorno al suono della chitarra e della batteria che fanno da sfondo alla voce melodiosa di William che si esalta nel ritornello. Verso i due minuti e trentacinque la canzone subisce una trasformazione, il ritmo rallenta e l’atmosfera si fa sognante fino ad esplodere nella parte finale.
Nel singolo Until We Meet the Dust la voce di Clapson dà il meglio di sé, sprigionando tutta la sua emotività. Sicuramente la terza traccia è la migliore delle quattro sia per una maggiore maturità nella composizione sia per l’uso della voce quasi sussurrata che lascia venir fuori il pathos giusto.
I testi introspettivi, la voce calda e avvolgente, le melodie sofisticate fanno di Presence un buon lavoro. A questo punto ci si aspetta veramente tanto da Jack in Water.
Leggi l’intervista a Jack in Water QUI
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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