Il diario di bordo dei sogni di Jacopo Facchi
Into the wild
Beato chi sogna, perché di essi sono tutti i regni. Un inizio sacrosanto, ma probabilmente anche un po’ blasfemo, per parlare del sogno di un giovane cantautore bresciano. Il suo nome è Jacopo Facchi e ha deciso di raccontare il suo sogno di andare oltre, viaggiando, scoprendo quello che non conosciamo. Il suo racconto è diventato un ep d’esordio dal titolo Stray Dogs, un ep autoprodotto, uscito il 20 settembre 2019. Il viaggio è il tema centrale, viaggio che ha condotto Jacopo in America per un anno e mezzo, durante il quale si è spostato da un posto all’altro, soddisfacendo la sua sindrome di wanderlust, che lo ha ispirato a guardare oltre a ciò che era vicino a lui.
Il viaggio inizia con Eat Like A Dog, brano in cui il cantautore ‘rimprovera’ la razionalità dell’uomo, spingendolo ad ispirarsi alla spontaneità del cane e alla sua capacità innata di amare. Ma è in pezzi come The City e Philadelphia che il tema del viaggio si compie perfettamente, raccontando le esperienze della vita di questo tempo vissuto altrove, le sua conquiste, i nuovi incontri, le decisioni di guardare i nuovi luoghi considerandoli anche una nuova casa. Le riflessioni del viaggio di Jacopo sono soprattutto emotive e ce ne parla negli altri brani di Stray Dogs, come See e The Note, in cui ragiona sull’esistenza e sulla sua fugacità. Tutto ciò si posa su un suono ‘straniero’, decisamente poco delimitato a confini nazionali, caratterista ovvia dopo quanto affermato su Jacopo Facchi e sulla sua musica. La chitarra dolcissima ed intensa del nostro cantautore, risponde ad un certo indie folk molto libero, che quasi sembra sentire in un film dei fratelli Coen, un suono libero da confini scomodi e che consentono di non avere limiti di ogni sorta.
Mi piace pensare che percepire così la scrittura di Jacopo, rappresenti la vera realizzazione del suo sogno, arrivare ad un altro con libertà e infinita curiosità, come cani randagi e felici!
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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