Un’intera giornata con Jaime del Adarve
A distanza di quasi un anno dall’Ep di debutto Neu, il compositore e polistrumentista Jaime Bermúdez Escamilla in arte Jaime del Adarve (cognome adottato dalla defunta poetessa María del Adarve) pubblica un nuovo Ep, il secondo per Piano and Coffee Records.
Las Horas è una raccolta intima e delicata di brani per pianoforte e archi, quattro tracce che mettono in luce l’eccellente visione artistica del talentuoso musicista spagnolo dove melodia e atmosfera diventano due facce di una stessa medaglia.
Le composizioni sono esattamente quello che potresti aspettarti da un lavoro di musica neoclassica: sobrietà, lirismo e rigore sono le caratteristiche di Las Horas, con la dinamicità e la breve durata dell’Ep che incidono piacevolmente sull’ascolto.
In apertura la traccia che dà il titolo all’Ep è ispirato ai concerti per violini barocchi, in cui le singole voci si fondono in un messaggio comune. Il brano si sviluppa lentamente a partire dalle melodie minimali del piano in un crescendo spinto da una drammatica armata di archi che riesce a rendere la musica molto interessante.
A seguire La Amanecida si presenta come una danza luminosa tra il pianoforte e gli archi, quest’ultimi mettono in risalto i toni caldi del piano. La traccia è sontuosa, con i fraseggi lussureggianti degli archi che creano un’architettura sonora per rafforzare, armonizzare e dare mordente alla spinta melodica del pianoforte.
La Quietud è un brano struggente per pianoforte verticale, qui il nostro cerca di catturare quell’accogliente sensazione di sicurezza che si prova quando si soffre e si è abbracciati. Un microcosmo minimalista costruito attorno a melodie dolci e delicate.
In chiusura Jaime del Adarve ripropone il primo brano per solo piano, spogliato delle sontuose e barocche partiture d’archi, mettendo in luce l’elegante narrazione del pianoforte.
Come si evince dal titolo dell’Ep, il nostro fa riferimento alle ore del giorno e le condensa in dodici minuti di pura eleganza e raffinatezza sonora. Jaime del Adarve fa un passo in avanti nella ricerca di uno suono e di uno stile sempre più personale.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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