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Friends That Break Your Heart: il disco più tradizionale di James Blake

Vincitore di un Mercury Prize nel 2013 con l’album Overgrown, ma soprattutto autore di un sound-manifesto degli ultimi dieci anni, a metà fra elettronica, pop e R&B, James Blake è ormai un pezzo da 90 nel panorama musicale attuale.

Nel corso della sua carriera, il musicista inglese ha plasmato uno stile personale ed innovativo, tanto da fare scuola praticamente sin da subito, quando già dopo il debutto omonimo del 2011 iniziavano a saltare fuori dei suoi piccoli cloni.

Musica capace di prendere la tradizione e renderla fortemente contemporanea, di scardinare il concetto di “genere musicale”: nel bene o nel male, anche i suoi detrattori più accaniti devono dar conto all’importanza che ha avuto Blake nell’ultimo decennio.

E, che piaccia o meno il cambiamento avvenuto nel corso degli anni, il Nostro non è mai stato con le mani in mano e ha fatto di tutto per evolvere ulteriormente la sua musica. Infatti, se nel primo disco l’elettronica giocava un ruolo fondamentale, nell’ultimo Assume Form (2019) erano l’art pop e l’alternative R&B a dettare legge.

Con Friends That Break You Heart, in uscita l’8 ottobre 2021 per Republic, Blake cambia ancora e consegna il suo primo lavoro puramente R&B. Quelle che erano state tensioni sotterranee fino a dieci anni fa, adesso sono in pieno risalto. I suoi pezzi non sono mai stati tanto caldi e delicati, forse, in alcuni momenti, anche fin troppo educati.

Famous Last Words apre un disco malinconico e introspettivo dalla prima all’ultima nota e lo fa con un alto tasso di emotività, in cui la voce di Blake si incastra su un tappeto di synth, prima di un’ampia apertura orchestrale.

Coming Back, in collaborazione con una fuoriclasse del genere come SZA, è un brano R&B/neo-soul puro e perfetto, probabilmente tra i momenti migliori dell’album. Tra i feat c’è spazio anche per JID & SwaVay in Frozen, un efficace legame con il mondo della trap che si era già evidenziato nel disco precedente e che Blake pare intenzionato a percorrere senza ripensamenti.

I’m So Blessed You’re Mine è un sussulto fuori dal coro, un tripudio di sonorità fluide e campionamenti, probabilmente la traccia che più esce dalla comfort zone di cui risente l’intero disco. Menzione necessaria per il singolo Say What You Will, un elegante confronto fra l’uomo, prima ancora che l’artista, con la vita.

James Blake probabilmente non farà mai un disco brutto, ma Friends That Break Your Heart è sicuramente il suo album più classico e tradizionale. Le sue confessioni in salsa R&B, racchiuse in tante ballads sentimentali, mancano di quel guizzo che aveva sempre caratterizzato i dischi precedenti, rimanendo ancorate in un’emotività troppo fine a sé stessa.




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