L’esperienza sensoriale firmata Jana Irmert
A più di un anno dall’uscita di Cusp, la sound artist tedesca Jana Irmert torna con un nuovo lavoro dal titolo The Soft Bit. L’album, pubblicato per Fabrique Records il 18 giugno 2021, è nato nel corso dell’anno scorso senza un concetto o una trama come punto di partenza, ma esplorando l’aspetto sensoriale dei suoni.
Materiali come metallo, acqua, sabbia e aria sono stai utilizzati per creare suoni grezzi che portano con loro la forza del luogo di origine. Prende forma così un viaggio tra realtà e immaginazione, nato dall’intreccio di registrazioni sul campo, campioni vocali e suoni di sintetizzatoriper dar vita a spazi sonori atmosferici e cupi.
Con un approccio cinematografico alla composizione, Lament apre l’Lp a suon di pesanti ronzii, lugubri parti d’organo intervallati dal violoncello che pone l’accento al brano elettroacustico caratterizzato dai suoni morbidi e tonali. La title track nasce a partire dai suoni dell’acqua elaborati fino ad ottenere un taglio aspro e rumoroso, un flusso sinuoso che lungo il suo scorrere aggiunge nuovi elementi (field recordings, linee di sintetizzatori) fino ad ottenere un carattere inquieto e misterioso come la colonna di un film dell’orrore.
Con Without Thought ci addentriamo nei meandri della sound meditation a suon di basse frequenze e flebili campane, il momento meditativo di The Soft Bit con i campioni della natura che diventano un tutt’uno con le parti digitali fino ad ottenere una composizione rilassante con la quale la Irmert mette in contatto l’ascoltatore con la natura.
Everything Minus All è una fragile composizione basata su diverse linee di synth e registrazioni da campo che vanno a formare un flebile drone atmosferico.
The Soft Bit è un album impegnativo con il quale Jana Irmert allarga i suoi orizzonti musicali rendendo l’ascoltatore protagonista di un’esperienza sensoriale che lo fa sentire all’interno dei suoni della materia. Un ascolto che va oltre il tempo e lo spazio.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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