Jeroen Diepenmaat / Wouter van Veldhoven, due artisti a confronto
Struin / Stop è uno split album rilasciato dall’etichetta olandese Esc.rec. che mette a confronto i due sound artist Jeroen Diepenmaat e Wouter van Veldhoven, attraverso la realizzazione di un brano a testa con il quale l’ascoltatore può notare le differenze di approccio e di tecniche utilizzate dai due musicisti.
Jeroen Diepenmaat è un artista olandese impegnato sia nella sound art che nell’arte visiva, il suo intento è infatti quello di esplorare il confine tra suono e immagine. Wouter van Veldhoven è un artista olandese in grado di elaborare, attraverso l’uso di apparati analogici come registratori a bobina e sintetizzatori,paesaggi sonori concettuali.
La prima traccia, Struin, ad opera di Diepenmaat è stata realizzata interamente su un sintetizzatore modulare con due giradischi autocostruiti. Nei quindici minuti della produzione Jeroen modula le frequenze e le intonazioni dei due giradischi attraverso l’impulso dell’oscillatore generando un flusso mutevole e fragile con il quale il nostro indaga il rapporto tra suono e silenzio. Mentre su un giradischi vengono riprodotti i suoni degli uccelli, sull’altro puoi sentire le rane, intervallati da pause e feedback che danno dinamicità alla traccia.
A seguire Stopdi Wouter van Veldhoven è una strumentale minimalista basata su architetture ritmiche che danno all’ascoltatore l’illusione di un continuo rallentamento. Utilizzando le strutture ritmiche di Jean Claude Risset, il nostro crea una prima parte contemplativa, quasi zen, basata su fragili suoni metallici riverberati in modo da esplorare il rapporto tra il suono e l’ambiente circostante. Nella seconda parte un violino traballante e la voce altrettanto instabile di Wouter van Veldhoven prendono lentamente il sopravvento (registrati sul peggior pezzo di nastro audio che riuscì a trovare).
Struin / Stop è la testimonianza di quanto nello stesso genere si differenziano totalmente gli stili di Jeroen Diepenmaat e Wouter van Veldhoven, mostrando così facce diverse di una stessa medaglia.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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