Il manifesto distopico di Jerome
Jerome dà alle stampe il seguito di Moods pubblicato lo scorso anno. LP2, rilasciato il 19 novembre 2021 per Maple Death Records, è il manifesto distopico del duo formato Annalisa Iembo e Stella Mathioudakis; otto tracce di un’elettronica cruda e violenta «che esplora il dolore, la rinascita e l’accettazione».
Sonorità post-apocalittiche si fondono con ritmiche techno e bassi profondi per una nuova ventata di violenza sonora per la bestia industriale a due teste.
In apertura il basso estatico di 2050 traccia la rotta da seguire per un viaggio pesante e cervellotico. La ritmica dettata dal suono di canne metalliche accompagna gli imponenti haiku di Stella che generano empatia umana. A seguire l’inno EBM di Push Me Harder con alla voce James Cox dei Crows. Un’esperienza aliena e androide all’insegna di ruvide interferenze elettroniche, un denso strato percussivo ed un impatto docile che lentamente cresce svelando la natura grezza e oscura del brano.
Il cuore pulsante dell’album è Life’s Eye, oscillatori a bassa frequenza, ritmiche concentriche insieme con l’elemento vocale a dar man forte ad un motore diesel perfettamente oliato e carburato.
Di tutt’altra pasta, invece, DRBS con la quale vengono fuori le influenze della techno di Detroit. Cassa dritta e kick belli pesanti smorzati qua e là da frammenti di rumore e campanacci per un pezzo banger tutto da ballare.
Atmosfere dilatate per Leela, un flusso lento e ipnotico articolato dal duo attraverso impalpabili campioni vocali, synth trance e battiti regolari. Un atto in grado di riconciliare anima e corpo attraverso il movimento e il calore di un brano che esplora e sintetizza la realtà della club music.
In conclusione, LP2 è un album maturo, con eleganza chiude un cerchio iniziato con il precedenteMoods. Un’evoluzione quella delle due Jerome che trova nei bassi profondissimi e nei soffi industriali il loro manifesto distopico.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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