Fragments: un rifugio di tranquillità per il corpo e la mente
Pubblicato tramite Affin, Fragments è il primo album nato dalla collaborazione tra Joachim Spieth e Agustín Mena, conosciuto anche con il nome di Warmth. Entrambi sono figure di spicco nella scena ambient, rispettivamente in Germania e Spagna.
Questa collaborazione unisce una ricca varietà di punti di vista, competenze e approcci musicali, che hanno influenzato i due artisti in modo indipendente, creando così un’opera unica e sinergica.
Sebbene questo lavoro sembri presentarsi come un’unica composizione, Fragments è in realtà una raccolta di otto paesaggi sonori ambientali. Le divisioni tra le tracce diventano irrilevanti quando ci si immerge completamente nell’album, che inizia a permeare la tua coscienza.
A un primo ascolto, le strutture di Fragments possono apparire uniformi, ma a un’analisi più attenta emergono le molteplici sfumature create dal duo. L’uso di toni bassi e l’enfasi sulle frequenze più profonde conferiscono alle composizioni numerose parti in movimento, che rendono l’intero lavoro dinamico. Si ha la sensazione di contemplare un paesaggio innevato e immobile, ma che, a poco a poco, rivela segni di vita che si muovono al di sotto della superficie.
L’opener Spectral mette subito in evidenza la predisposizione del duo all’uso di pad morbidi e melodie sognanti, creando un’atmosfera avvolgente, simile a un plaid da stringere in un caldo abbraccio. A seguire, Exosphere si presenta come un paesaggio sonoro espansivo, caratterizzato da una trama organica e da sonorità che evocano una profonda sensazione di nostalgia.
Non mancano momenti più cupi, come in Appearance, dove profondi e minacciosi riverberi risuonano e ogni suono trema al passaggio dei droni.
Joachim Spieth e Warmth fondano la loro opera su toni morbidi e composizioni atmosferiche in grado di trascinarti in un mondo sonoro affascinante. Il loro approccio unico al suono risulta estremamente coinvolgente, creando una profonda connessione con l’ascoltatore.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.