Jolly Mare: evadere con la musica
Dagli esordi italo-disco al precedente album Logica Natura (2018), Jolly Mare continua il suo percorso nei regni mistici e magici dei sintetizzatori vintage italiani e drum machine. Da questa esplorazione prende forma il suo nuovo lavoro, Epsilon, in uscita il 10 settembre 2021 su International Feel.
Il terzo album del producer salentino si presenta come un mix di funky, suoni eighties, esotici e cosmici con Fabrizio Martina che suona come una one-man band della fine degli anni Settanta.
L’opener Sabbia Bianca suona come una musica che fonde influenze provenienti da diversi mondi:funk, echi lontani di Battiato e raga indiani per un viaggio che parte dalla tradizione cantautorale italiana per arrivare ad abbracciare la cultura orientale. Basso e percussioni vanno a formare la struttura portante del brano colorato dall’utilizzo di sintetizzatori dal carattere psichedelico, collante per tutti e sette i brani.
Anatema ci trasporta in terra d’Africa con i suoi colori e i suoni magici. Nella seconda traccia i synth si camuffano da strumenti a fiato con Jolly Mare che ammalia come un incantatore di serpenti.
In Gaul Tanz si mischiano con stile influenze psych e cosmiche: un ipnotico tappeto sonoro composto da percussioni e sintetizzatori con l’aggiunta di voci campionate che danno vitalità ad un brano che ci porta all’interno del Suq di Marrakech. In Vivo la world music va a braccetto con le colonne sonore dei film polizieschi italiani: chitarre funk incontrano il misticismo orientale e caldi rhodes in un continuo cambio di dinamiche che rendono il brano appetibile per sonorità e costruzione.
L’album si chiude con la traccia che dà il nome al disco, nell’ultimo affresco sonoro Jolly Mare immortala un paesaggio esotico attraverso una linea corposa di basso e le pennellate dei synth che contribuiscono alle sfumature del quadro.
Con Epsilon Jolly Mare fa venire voglia di viaggiare, di andare in riva al mare a bere un drink. La sua musica è il modo giusto per evadere da una quotidianità grigia e monotona.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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