Moonlit Parade: il disco più introspettivo di Jono McCleery
Il cantautore inglese Jono McCleery è fra coloro che per esorcizzare il senso di claustrofobia provocato dalla pandemia ha deciso di scrivere nuova musica cambiandone le coordinate. Infatti, se già in tutti i suoi dischi precedenti la dimensione acustica era la componente principale, è solo con il nuovo Moonlit Parade, in uscita il 29 aprile 2022 per Ninety Days Records, che il musicista si cala completamente nell’introspezione e in un cantautorato notturno.
In nessuno dei nove brani del disco Jono McCleery aumenta il tono della voce né forza inutilmente la sua chitarra: è l’essenzialità a ricoprire un ruolo da protagonista, in quello che pare un costante gioco di sottrazione, come si evince sin dal brano d’apertura, Walk with Me, o nell’indie folk ballad Now and Here, in cui a dominare sono le tastiere di Steve Pringle, che si affacceranno più e più volte nel corso del minutaggio.
Sono rari gli episodi in cui la dimensione soffusa si mette da parte, ma senza intaccare la qualit complessiva, come evidenzia From a Place, sicuramente il pezzo più movimentato del disco, complice una lunga coda finale da big band, dove tastiere e sezione ritmica vanno di pari passo con la chitarra, anche sovrastandola, e lasciano il loro ruolo di accompagnamento.
Ma al netto di qualche eccezione il filo conduttore dell’album è percepibile in tutti i pezzi, che sia nell’atmosfera crepuscolare dell’esistenziale What If o nei ritmi cadenzati e nei cori delicati di Pictures, è evidente quanto il musicista britannico abbia voluto evidenziare nella sua musica una sensazione costante di intimità e delicatezza.
Moonlit Parade è sicuramente il disco più urgente di Jono McCleery, che riesce a compattare il suo percorso musicale in un lavoro dalla forte coerenza. Non tutte le ciambelle escono con il buco e qualche brano alla lunga stanca, complice l’atmosfera poco variegata che si respira, ma allo stesso tempo è innegabile la finezza e l’eleganza che McCleery fa trasparire da ogni sua composizione.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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