«Mentre desiderano più rendere schiavi gli altri che liberare se stessi. La libertà interiore è infinitamente preziosa, e una società capace di difenderla lo sarebbe altrettanto».
(Bertrand Russell)
Speranza e ottimismo regnano nel nuovo disco di Jonsi, First Light, un mondo fantastico e utopico in cui tutto e tutti vivono insieme in pace e armonia. Amore, melodia e musica vegliano su di noi medicando le ferite emotive di un mondo violato dai disordini e dalle turbolenze globali causate dall’uomo.
Il quarto album del cantante e compositore dei Sigur Rós, originariamente concepito come colonna sonora di un videogioco, è uscito il 30 agosto 2024 per la piattaforma di musica e benessere Myndstream, in collaborazione con Lakeshore.
In questo nuovo capitolo della sua carriera Jonsi realizza composizioni ipnotiche per ensemble di archi che intrecciano melodie lussureggianti ed evocative. Prendiamo a esempio la traccia d’apertura Flicker, una fantasia colorata di arpeggiatori cresce e si mischia con le melodie avvolgenti degli archi offrendo all’ascoltatore un paesaggio sonoro ricco di sfumature che ricordano i temi ariosi degli ultimi dischi di Bjork.
A seguire la title track si poggia sulla cristallina melodia di un pianoforte che lentamente lascia venir fuori la lussureggiante parte orchestrale retta da sprazzi elettronici mai invadenti. Un’atmosfera gioiosa celebra la bellezza della vita, un inno alla natura in grado di nutrire l’animo dell’ascoltatore.
I toni pacifici e rilassanti di Clearing trovano sostegno nel suono delle onde che s’infrangono a riva. Le voci suadenti sorreggono la struttura orchestrale lasciando emergere un piano pulsante profondamente commovente. Passo dopo passo con il crescere delle dinamiche aumenta anche l’intensità del brano, spazzando via il malessere e lo stato d’animo del mondo che ci circonda.
Forest Trill, il quarto brano tratto da quest’album, si colloca nel mezzo tra Obsidian e Átta. L’ambient e il post-rock si fondono dando vita ad un ambiente sonoro etereo, capace di trasportarti in un viaggio alla scoperta di affascinanti luoghi e magiche terre nordiche.
Momenti più tranquilli come la commovente Undercurrent, intrecciano semplici fraseggi di pianoforte con una batteria fragorosa per produrre un suono espansivo e completamente sviluppato.
Sicuramente con First Light Jonsi non esce dalla sua confort zone, un album meno sperimentale di Obsidian, che non risente della mancanza della voce ma che fa leva su ciò che al musicista islandese riesce meglio: emozionare attraverso una musica confortevole, che riscalda il cuore e ti fa sentire protetto.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.