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Josh Semans non si spegne mai!

Tra i maggiori esponenti dell’Onde Martenot, il compositore e produttore inglese Josh Semans ha approfittato dei mesi di isolamento mantenendo viva la sua creatività, restando in contatto virtualmente con i suoi amici. Da quelle idee e schizzi condivisi sono nate le quattro tracce del nuovo Ep Winter, Gesture, in uscita il 3 dicembre 2021 per Hidden Notes Records.

Ispirati dal poema di Jackie Kay, Winter Heart, i brani sono un duetto tra  l’onde Martenot con il pianoforte, il clarinetto, le chitarre, la batteria el’elettronica per creare composizioni uniche ed alienanti dalle trame diverse.

In apertura veniamo accolti dalla morbidezza di Winter Heart / Relentless Gestures, una melodia disarmante dettata dall’interazione del sintetizzatore analogico monofonico col pianoforte di Simeon Walker. Il clarinetto di Ruby Lulham alias Clariloops contribuisce ad alleviare il senso di smarrimento dettato da questi mesi difficili. Un brano straordinario capace con la sua poetica di dare conforto all’ascoltatore.

Con More Relentless Gestures Semans introduce batteria e sintetizzatori perdare uno slancio al brano. Quasi due minuti di pura intensità dato dalle audaci esplosioni della batteria di Steve Hanley e le ariose partiture post-rock dei synth e delle chitarre.

A seguire While the Stars Outside Shiver unisce l’impetuosità della traccia precedente con i suoni avvolgenti del primo brano. Ne scaturisce una canzone dal carattere immaginifico e cinematografico dalle dinamiche in crescendo.

In chiusura in Running (One Last Relentless Gesture) l’Onde viene utilizzato come un theremin mostrando un’altra sfumatura del protagonista dell’Ep. L’Onde viene modulato distorcendolo e utilizzando gli oscillatori creando una composizione futuristica che si rivela il momento più audace di Winter, Gesture. Il finale è una esplosione di synth e batteria posizionati attorno all’Onde per enfatizzare la sua potenza sonora.

L’esperto e prolifico Josh Semans mantiene accesa il fuoco creativo anche nel periodo pandemico realizzando un Ep che saprà essere di conforto all’ascoltatore. Concludendo Winter, Gesture si pone a metà strada tra musica classica contemporanea ed elettronica con Semans in grado di posizionare intorno all’Ode gli altri strumenti per risaltarne il protagonista.




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