Il biglietto da visita di Julian Tenembaum
Fragmentos è l’album di debutto del compositore, pianista e produttore argentino Julian Tenembaum pubblicato il 1 luglio 2022 su Warner Chappell Argentina e su Schole Records, l’etichetta giapponese fondata dal compositore Akira Kosemura.
Registrate con un pianoforte a coda, le nove composizioni di Fragmentos ricreano momenti di vita, immergendo l’ascoltatore nel mondo più profondo del giovane talento argentino.
Fragmentos è un’ode al fascino del pianoforte che annovera nelle sue influenze musica classica contemporanea e minimalismo, accontentando sicuramente gli ascoltatori di Nils Frahm, Max Richter, Yann Tiersen e Philip Glass.
Tre minuti di puro romanticismo con Obertura che apre il disco disegnando un acquarello dalle tinte pastello. Morbide melodie che mirano direttamente al cuore di chi l’ascolta, una composizione pensata come la colonna sonora di un viaggio intimo fatto d’intense progressioni e momenti di pause.
Emozioni delicate e profonde quelle di Eclipse, un brano intensamente poetico che attinge tanto da Yann Tiersen quanto da Olafur Arnalds tra arpeggi fluttuanti e linee di piano minimaliste.
Cinigiano è frutto della formazione classica del compositore argentino: la texture si presenta come un canovaccio di progressioni sulle quali si poggiano field recording usati per far sentire l’ascoltatore immerso nella natura.
Leggiadre partiture di pianoforte compongono Nocturno, un paesaggio impetuoso nel quale prevalgono aperture armoniche in crescendo, uno dei momenti più sentiti e intensi del disco. Tra i brani più convincenti di Fragmentos, Todo Infinito vede il piano dialogare con gli archi contribuendo ad arricchire la narrazione con elementi nuovi. Una trama avvolgente data dalla stratificazione sonora e dalla straniante coralità.
Buona la prima per Julian Tenembaum, Fragmentos è un lavoro maturo che fa ben sperare per il futuro. Un’opera dall’immediatezza compositiva, brani senza fronzoli che mettono in luce il modo genuino e fresco del musicista classe 1994.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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