Kassie Afò: una raccolta di suoni e colori
È uscito il 30 novembre per Junkfish Records l’omonimo Ep di Kassie Afò.
Giulio Tosatti, producer e percussionista, ha realizzato cinque brani con l’ausilio di Saret che presta la sua voce in tutte le canzoni, una commistione di generi differente, dalla world music elettronica alle venature soul e jazz, con una forte componente afro-cubana .
L’Ep prende il nome da Kassa, un ritmo africano originario del popolo Malinke della Guinea dell’est, mentre Afö significa “suonalo!, dillo!”.
Apre le danze Fortune Teller. La traccia parla di un uomo che, disperato, si reca da un cartomante per
farsi leggere il futuro coi tarocchi. La rumba cubana presente nei cori e nel ritornello ci spinge a ballare, mentre l’incisivo basso è un elemento peculiare di tutto l’Ep.
Kassie Afó è un invito a godere della vita. Chitarre funk, kick potente (altro elemento chiave della musica del Tosatti) e quella voce calda soul al servizio di una traccia colorata e divertente. Il campione vocale è preso dal brano Kassa presente nel disco Afò di Mamady Keita, il più importante djembefola (suonatore di djembe) della storia.
Un frizzante pianoforte apre Dal Mar. Si parla di una sirena che, come in un sogno, seduce il suo interlocutore attraverso il mare. Così Kassie Afò ci seduce con ritmi vivaci e una musica spumeggiante e movimentata.
Introdotta da un campione di flauto e dalle percussioni cunun e marcò, Tamb’Ahora parla di coming out e lo fa accompagnata da una musica lounge. La voce di Saret è un elemento aggiunto che fa decollare le tracce.
La musica tradizionale africana incontra l’elettronica in quella che è una vera e propria esperienza sonora in Rek. Balafon, djembe e dunun vengono suonati con una attitudine punk che ricorda I Ninos du Brasil. Come gli strumenti delle varie parti del mondo si incontrano nella musica di Kassie Afò, così l’ultima traccia è un’esortazione al superamento delle barriere culturali invitando i popoli a suonare insieme come simbolo di pace.
Kassie Afò non è semplicemente musica divertente suonata bene, Giulio Tosatti ha un messaggio importante da diffondere, sperando che possa arrivare a più persone possibili che si incontrino in un arcobaleno di danze e canti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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