Keaton Henson: non solo tenerezza
Atto finale
Provate a cercare su internet il nome Keaton Henson e la fantastica e benamata Wikipedia vi dirà che è un musicista, poeta e artista inglese. Dopo queste primissime definizioni di dirà anche che Henson soffre di ansia e, per questo motivo, raramente si esibisce in pubblico.
Sembra molto poetico, ed estremamente raro, il binomio espressione artistica e paura del pubblico. A questo punto si potrebbe aprire una grande diatriba che vedrebbe contrapposte due frazioni: da una parte i sostenitori della teoria per cui l’espressione artistica vada a prescindere dal pubblico che ne riceve i benefici; dall’altra parte troveremo chi, invece, ritiene che tra il pubblico per l’artista è fondamentale, indispensabile.
Mentre scegliete con calma da che parte stare, parliamo della nuova uscita del nostro Keaton Henson: Fragments EP, pubblicato il 3 settembre 2021, è presentato come l’atto finale del precedente album Monument, scritto nello stesso periodo e quindi assolutamente legato a quest’ultimo.
Sette brani di felice tristezza, di grande romanticismo, tutto filtrato dalla dolcissima e unica voce di Henson. Before Growing Old, Limbo o No Love Lost sono chiari esempi della tenerezza dilagante dell’EP, come il pezzo in collaborazione con Julien Baker, Marionette, pezzo accorato in cui le due energie stabiliscono un equilibrio estremamente potente.
Particolarmente suggestive Invite e For Kiran che, seguendo il filo creativo di tutto il lavoro, continuano sulla scia dell’intimo racconto e dell’appassionata ricerca della serenità.
Fragments EP e Monument sono due facce della stessa medaglia, che vanno ascoltate seguendo le linee guida dell’artista. Registrazioni ematiche di dolore e forza, testimonianze sincere del fatto che, qualsiasi parte abbiate scelto nella diatriba di cui sopra, non si possa non amare e condividere tutta la bellezza delle composizioni di Keaton Henson.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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