Henson Keaton: «half a songwriter, half a man»
Henson Keaton ci regala un ennesima sogno nel quale ci culla con il suo timbro vocale caldo e mailinconico, nell’ultimo disco Monument, in uscita il 23 ottobre per PIAS Recordings.
Musicista, poeta e artista anglosassone autore del romanzo grafico Gloaming e della silloge poetica Idiot Verse, Keaton giunge con Monument al suo settimo disco.
L’ansia che lo affligge lo ha sempre precluso dal cimentarsi in un tour, Keaton è un fantasma, non pubblicizzato sui “social-media”, un artista che non si piega alla gogna dell’autopromozione. Un animo turbato dalle indiscusse capacità artistiche che incide 11 brani dall’incredibile pathos.
In apertura Ambulance ci conduce in un mondo fatto di grande tristezza e sofferenza: la traccia è accompagnata da un sottofondo “granuloso” ottenuto con l’ingresso degli archi e delle tastiere. Con questa canzone l’autore mette a nudo le sue fragilità, un cantato placido e morbido che diventa un grido di aiuto.
Le note calde del piano sostengono le parole sussurrate di Prayer che scompaiono in un profondo e avvolgente finale orchestrale. La voce del padre di Keaton scomparso a causa di un cancro chiude la canzone più struggente dell’album.
Diversamente dalla traccia precedente, Keaton si lascia andare ad folk colorato e festoso con While I Can nonostante il testo è tutt’altro che felice: il cantautore racconta gli ultimi momenti di vita dal punto di vista di una persona consumata dalla malattia.
Chiude l’opera Bygones, la voce di Keaton sembra uscire da una radio del secolo scorso con il brusio di fondo volutamente incluso nella struttura melodica della traccia, con il trentaduenne inglese che ci lascia con la consapevolezza di voler vivere tutto ciò che lo porterà alla “fine”.
Un disco autobiografico, intimo e commovente, in cui l’artista accompagna se stesso e l’ascoltatore in un viaggio alla scoperta della sofferenza scaturita dalla perdita degli affetti e dalla solitudine. Un songwriting oscuro e profondo, frutto di una pausa di 4 lunghi anni interrotta da questa encomiabile “opera”.
Nato a napoli, classe 97, studente di medicina, coltivo da sempre una grande passione per la musica, mi ritengo una persona curiosa e in quanto tale sono sempre alla ricerca di suoni nuovi per ampliare la mia cultura musicale, strimpellatore di chitarra e amante del folk.
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