Khymeia, atto secondo
Sentinella del Nord è il nuovo Ep dei Khymeia, progetto nato dalle menti dei romani Calogero Aquilina e Daniele Crocenzi, proprietari e fondatori di Eklero Label, etichetta per la quale è uscito il 15 marzo 2022 questo nuovo capitolo della loro carriera.
Il seguito de La Setta di Sadhu è un Ep di quattro tracce dalle sonorità sperimentali, ambient e techno si fondono insieme per generare flussi oscuri e magmatici in perpetua espansione.
Atmosfera rarefatta e glaciale per la prima traccia, Pioggia Strale, composta da una trama articolata basata su interferenze pulsanti e ritmiche ipnotiche. Se nella parte iniziale del brano i due danno spazio a spesse modulazioni, nella seconda parte avanzano i synth analogici che contribuiscono a generare una sensazione di claustrofobia. Sotto una coltre gelata e misteriosa di droni si apre la successiva Ritmo Binario. Mentre lentamente emergono sinistri rumori, il duo fa emergere i sussulti elettronici ricamando un tappeto sintetico nel quale l’elemento ritmico congiunge mente e corpo in una miscela post-techno abrasiva e cerebrale. In Opaco il ritmo si fa lento per mostrare una prospettiva differente dei Khymeia, quella più ambientale e raffinata della techno circondata da atmosfere dilatate. Frequenze stratificate accompagnano una narrazione affidata ai droni per un brano dalla profonda dimensione percettiva.
In chiusura la sinuosa Veleno Sacro è uno scenario post-apocalittico carico di una tensione celebrale ed emotiva, che lascia l’ascoltatore senza fiato. Il suono processato sprigiona vibrazioni oscure, le onde sonore sono al centro di un’esperienza uditiva contemplativa accattivante.
Siamo di fronte a un’altra ottima uscita per una delle etichette più interessanti nell’ambito sperimentale, l’atto secondo dei Khymeia conferma la qualità del duo impegnato in una meticolosa ricerca sui suoni. Un lavoro denso che oscilla tra flussi cerebrali e intensi bombardamenti ritmici, un mondo articolato ma fruibile da tutti.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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