Il debutto armonico di Kieli e delle sue emozioni
Una voce del Nord
Dai mari del Nord arrivano forti i richiami della splendida voce di Kieli, cantante svedese, polistrumentista, scheggia che rompe il silenzio con un Ep di debutto decisamente da ascoltare.
Tick Tick Talk è uscito il 26 luglio per Schole Records ed è il risultato di un lavoro intenso che la cantante ha compiuto su se stessa, scrivendo di notte, sul pavimento, svuotando le sue emozioni e trasformandole in armonia musicale e dalle corde tese.
Molte sono le influenze che si percepiscono, dai Sigur Ros ai Radiohead, passando per Bjork, tutto armonizzato con un tocco che si avverte molto personale, proprio dell’artista che senza filtri si mostra al suo pubblico. Il suono del disco è delicato quanto prepotente, un pop rock di successo che si adatta ai tempi, mantenendo, però, la sua integrità. Non sembra esserci un vero punto down nell’album, rimane tutto sempre abbastanza alto, l’attenzione, la vitalità, l’interesse per il sound che picchia.
The Time con i suoi archi e il suo incedere incalzante, apre le danze, stupendo per melodia e intensità; lascia il posto ad una più riconoscibile Skin And Fur e al pezzo omonimo dell’album, travolgente sì, ma non quanto il pezzo che chiude l’Ep. Here, gone, infatti, è il pezzo meglio strutturato, oltre che più spigliato del lavoro di Kieli, in cui si uniscono le due anime dell’artista, quella fioca, riflessiva che ben si snoda nella sua voce soffusa e nei suoi personalissimi testi, e quella irruenta ed istintiva, che batte il tempo e fa girare la testa.
Kieli è una stella nascente, a cui si riserverà un ascolto in più, per assaporare tutte le sfumature del disco e della sua scrittura. La musica di Kieli è arrivata fin qui e anche oltre, riscuotendo immediatamente un grande successo, merito della sua bravura e della sua irrefrenabile voglia di oltrepassare i confini, musicali ed emotivi.
Il mio nome è Mary, sono nata nel 1990. La città da cui vengo è Sessa Aurunca, una collina tra Lazio e Campania; la città che ho scelto è Napoli, dove mi sono laureata in Scienze Politiche e dove scappo sempre, ogni volta che posso. Adoro cucinare e avere un bicchiere di vino in mano. Ho sempre scritto per amore, per me stessa, perché non conosco un altro modo per parlare di ciò che nella vita è importante, delle mie passioni, dei miei dolori. Molto semplicemente non conosco un altro modo per parlare della mia anima: ecco perché scrivo di musica.
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