Kiri Ra!: alchimia sonora
Nel 2016 lo Swedish Film Institute, alla ricerca di colonne sonore per dei documentari sperimentali d’archivio, decise di commissionare il lavoro al progetto Kiri Ra!, nato proprio in quell’occasione dall’unione di tre personalità: Lau Nau, artista sperimentale finlandese, la sassofonista finlandese Linda Fredriksson e il pianista svedese Matti Bye.
Registrato fra la fine del 2017 e la prima metà del 2018, l’omonimo album Kiri Ra! vede la luce solo il 12 febbraio 2021, in uscita per OONA Recordings e testimonia il clima di quei giorni di composizione.
L’unione fra i tre musicisti appare evidente sin dal primo ascolto per lo scambio reciproco che esercitano l’uno sull’altro: negli undici brani dell’album c’è spazio per la classica moderna, il minimalismo, l’ambient e lo spiritual jazz.
Un lavoro concepito in modo libero, siccome spesso i tre sono partiti dalla semplice idea di mettere uno strumento in primo piano e seguire da lì il flusso musicale. Ciò è evidente tanto nelle eleganti trame pianistiche di ))Glanta/, accompagnate prima da field recordings e poi da un irriducibile sax, quanto nella successiva Natt, che se da una parte riprende il discorso avviato dal brano precedente, dall’altro mette ancora di più in primo piano la malinconia espressa dal sax.
!Birchwood/( è probabilmente il picco della spiritualità dell’album, che non appare mai tanto eterea, pur nelle sue sotterranee tensioni, prontamente annullate e scacciate via nella seconda parte del brano, mentre Mu! rappresenta l’astrazione, il fascino per l’ignoto e l’oscuro, arrivando all’espressionismo puro.
Menzione necessaria anche per Haplo’os, in cui il piano di Bye fa da grande protagonista in quello che è sicuramente il brano più classico del lotto.
Al netto di qualche momento di stanchezza avvertito soprattutto nella sezione centrale, Kiri Ra! è sicuramente un lavoro più che positivo, intellettuale ma mai pesante, ambizioso ma mai arrogante.
I tre musicisti del progetto danno vita ad un album alchemico, nel senso più esoterico possibile, dove i vari elementi trovano una collocazione precisa e quasi sempre corretta. Ci sarà un secondo capitolo? Ancora troppo presto per saperlo, ma sarebbe sicuramente una sfida interessante.
Classe ’99, laureato in Lettere moderne e alla magistrale di Filologia moderna alla Federico II di Napoli.
La musica e il cinema le passioni di una vita, dalla nascita interista per passione e sofferenza.
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