Il cyber-romanticismo di Kloxii & Pilo
MUON nasce dalla connessione tra Kloxii Li e James Cameron Ward (Pilo) sbocciata nel corso di quest’ultimo anno a partire dalla passione comune per la sintesi.
L’album collaborativo, pubblicato in digitale dalla Motor Reflex del Dj e producer di Los Angeles, sintetizza un periodo di significativa crescita personale per i due musicisti e lo fa partendo dai sentimenti di dolore, amore per se stessi e accettazione che Kloxii & Pilo hanno provato durante la quarantena.
Pilo e Kloxii (si pronuncia Klow-Shee) gridano al mondo intero la loro voglia di essere vivi creando 11 canzoni cyber-romantiche con le quali illustrano l’incredibile metamorfosi avuta nell’ultimo anno.
L’album si apre con ANAMNESIS, un paesaggio sonoro etereo e malinconico, undenso tessuto di fieldrecording, microsuoni e melodie sintetichecon il quale i due generano un senso di vuoto e inquietudine.
A seguire con TATA i due adepti della sintesi giocano con i contrasti: la voce morbida della Li viene quasi sommersa dai ritmi elettronici, dalla sintesi granulare e dai suoni atmosferici. Nel finale il beat robotico diventa il vero protagonista chiudendo la traccia a suon di ambient industriale.
La temperatura si alza con MELODY BE THE DEATH OF ME, un brano intimo che attinge energia primordiale dalla voce della Li. Un brano dotato di una forte personalità, un matrimonio tra voce ed elettronica morbida ed accattivante basata su glitch,texture finissime e impercettibili variazioni tonali.
In YOU DON’T KNOW ME droni e trilli si sovrappongono alla voce di Kloxii che in questo brano risuona a metà strada tra una Bjork e una Josin. Un beat vellutato viene puntellato da glitch e impulsi elettronici che fungono da coperta per la splendida voce.
Attraverso vibrazioni e basse frequenze MUON somministra all’ascoltatore una buona dose di energia con la quale il duo vuole unire il genere umano. Un disco dall’incedere claustrofobico dettato da un’estetica cyber romantica devastante e minimale, marchio di fabbrica di Kloxii & Pilo.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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