La testimonianza live dei Konstrukt feat. Thurston Moore
A due anni da Kozmik Bazaar realizzato con la partecipazione di Ken Vandermark, il quartetto d’Istanbul Konstrukt pubblica un nuovo album con la collaborazione di Thurston Moore.
Turkish Belly, il nuovo lavoro dell’ensemble turco, è uscito il 27 agosto per Karlrecords ed è la testimonianza del concerto che i quattro hanno tenuto con il chitarrista dei Sonic Youth.
Korhan Futacı (sax contralto, flauto, voce, loop), Umut Çağlar (chitarra elettrica, sintetizzatore), Apostolos Sideris (basso elettrico, contrabbasso) e Berkan Tilavel (batteria) rilasciano il loro disco più crudo, elettrico e selvaggio, immortalando l’energia di un loro live.
Un’esperienza unica che si apre con il suono dei synth di Yapayalnız (Gezerler Sokaklarda) prima che l’ascoltatore venga sommerso da una raffica di feedback e distorsioni. Il brano è un vortice selvaggio nel quale spicca la batteria dritta e tirata quasi punk e il sax con le sue sfumature free jazz.
Con Sis i Konstrukt e Thurston Mooredanno sfogo a tutta la loro energia attraverso un muro di suono fatto di riff e feedback attraverso i quali danno una dimostrazione della loro potenza sonora. Una trama fantasiosa ottenuta dai diversi elementi ben coesi tra di loro i quali subito partono con l’acceleratore per poi frenare lentamente e concludere la traccia con un ritmo lento e pacato, quasi poetico.
Zor parte subito forte con la sezione ritmica che trita pure i sassi! Un suono corposo e senza fronzoli che fa da spalla alle articolate progressioni del sax. Le chitarre invece sono un folle mix d’isteria e acidità dal carattere irriverente.
Turkish Belly si conclude con la raffinatezza di Uğultular: undici minuti durante i quali il suono esasperante e granitico delle tracce precedenti lascia spazio ad un elegante jazz-core sinuoso e avvolgente che conclude la testimonianza di un concerto unico.
Nato a Caserta nel 1989, innamorato folle della musica, dell’arte e del basket. Nel lontano 2003 viene letteralmente travolto dal suo primo concerto, quello dei Subsonica, che da quel giorno gli aprirono un mondo nuovo e un nuovo modo di concepire la musica.
Cresciuto col punk e la drum and bass, ama in maniera smoderata l’elettronica, il rock e il cantautorato. Fortemente attratto dal post-rock, dalla musica sperimentale e da quella neoclassica, non si preclude all’ascolto di altri generi definendosi un onnivoro musicale.
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